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Il nuovo Milan corre veloce: via Mirabelli, dentro Leonardo e 150 milioni
Dopo l’assemblea dei soci i lineamenti del nuovo Milan incominciano a definirsi rapidamente: rimosso Fassone, settimana prossima sarà il turno di Mirabelli. Intanto Elliott versa 150 milioni
La gestione del nuovo Milan è ufficialmente incominciata e con il cda della giornata di ieri sono state avviate le prime mosse: rimossi Yonghong Li e Fassone (“per giusta causa”), secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport, settimana prossima sarà il turno di Mirabelli.
DOPO FASSONE, ANCHE MIRABELLI – Il direttore sportivo rossonero è stato fortemente voluto dalla proprietà cinese, in particolare da Fassone, con cui già in passato aveva collaborato (i risultati non sono stati entusiasmanti) e adesso, con il subentro di Elliott, il suo profilo è più che mai in discussione: Mirabelli infatti non partirà con la squadra per la tournée negli USA e lunedì potrebbe esserci un incontro con il presidente Scaroni per risolvere consensualmente il contratto. L’obiettivo è quello di giungere ad una conclusione pacifica e non traumatica come quella del collega Fassone, accusato da Elliott per «le modalità con cui l’a.d. ha gestito, comunicato e modificato i contratti regolanti i propri rapporti con la società». Il riferimento è limpido ed è all’auto-rinnovo che Fassone ha firmato fino al 2021 con adeguamento dello stipendio. Non è escluso che questo epilogo burrascoso possa portare ad una battaglia legale, che già è scoppiata con Yonghong Li.
I NUOVI ARRIVI E GLI OBIETTIVI – Il Milan però deve guardare al futuro e, tolti i rami secchi, bisogna definire velocemente i lineamenti della nuova società: dopo l’insediamento di Scaroni come presidente e amministratore delegato ad interim, tocca ora a Leonardo: il brasiliano ha raggiunto un accordo con i rossoneri per il ruolo di direttore responsabile dell’area tecnica. La carica di ad, come appena accennato, è provvisoriamente ricoperta da Scaroni, ma per il futuro sono in corsa Gazidis e Gandini, mentre da poche ore è spuntato anche il nome di Michele Uva, che potrebbe diventare il nuovo direttore generale. Questo è dunque ciò che bolle in pentola sul piano societario.
L’AFFIDABILITA’ DI ELLIOTT – Elliott nel frattempo non resta con le mani in mano e procederà subito ad un aumento di capitale di 50 milioni di euro, mentre nei prossimi mesi sarebbe pronta a investirne altri 100 per assicurare al Milan, come dichiarato nel comunicato, «di rafforzare la competitività della squadra, in conformità alle norme Uefa sul Fair Play Finanziario». Il nuovo Milan sta nascendo e sta volta c’è una certezza: i proprietari sono consapevoli di cosa abbiano tra le mani, i tifosi possono stare tranquilli.