2015

Il parafulmine Inzaghi: in campo riflesso l’immobilismo societario

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La parte di colpe che spetta a Filippo Inzaghi è stata giustamente data dai tifosi al tecnico emiliano. Ma dove stanno gli altri artefici della debacle del Milan? Difficile stabilire se chi siede al vertice della piramide rossonera sia da ritenersi più o meno responsabile di staff e giocatori. Non si vuole mettere in discussione la delicatezza di una decisione come quella che prima o poi, toccherà all’attuale proprietà, ma di sicuro questo tirare per le lunghe le trattative non può giovare alla serenità dello spogliatoio di Inzaghi, per quanto a fine mese la mensilità venga corrisposta a tutti quanti, compresi coloro i quali hanno deciso di autosospendersi dalle convocazioni fino al termine del campionato.

Il punto essenziale della questione, è che l’esposizione mediatica cui è stato sottoposto chi sta portando avanti i diversi negoziati, non avrebbe dovuto ammettere il passaggio dal “vendo”, al “non vendo”, per giungere al “vendo ma solo ai ricchi”. Insomma, una gestione quantomeno opinabile dei rapporti con la comunicazione, sorprendente per chi è rimasto in prima linea sulla scena politica per oltre vent’anni, e molto di più su quella imprenditoriale. A questo punto tergiversare ancora può essere molto deleterio, considerando pure che il valore del Milan è in costante caduta libera.

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