Il piano sfumato di Commisso: 150 milioni e nuovo stadio

Aveva subito una clamorosa accelerazione la trattativa che avrebbe portato Commisso alla presidenza del Milan, ma poi tutto si è bloccato: ecco quale sarebbe stato il piano del magnate per rilanciare i rossoneri

Era arrivato all’improvviso, pronto per salvare i rossoneri da un naufragio assicurato: Rocco Commisso potrebbe essere la grande occasione persa dal Milan per rilanciare finalmente uno dei club più titolati al mondo là dove merita, ai livelli che gli spettano. Qualcosa però, nella trattativa fulminea di questi giorni, è andato storto e Li ha stoppato tutto scegliendo di tenersi il Milan e andare avanti così. Una porta a Commisso comunque va lasciata aperta, dal momento che la trattativa non è ancora definitivamente tramontata. Intanto, come riporta Carlo Pellegatti, questo sarebbe stato il suo piano di riscatto per i rossoneri: innanzitutto la volontà di costruire nell’immediato un nuovo stadio di proprietà, ritenuto fondamentale per aumentare esponenzialmente i ricavi della società e in aggiunta il versamento di 150 milioni nelle casse della società per il benessere finanziario e il mercato. Addirittura l’imprenditore italo-americano avrebbe pensato di presentarsi personalmente al TAS per controvertere l’ormai annunciata sentenza UEFA attesa in queste ore ma che dovrebbe confermare l’esclusione del Milan dall’Europa League per un anno e circa 30 milioni di multa.

La serietà di intenti e i progetti erano chiari e ambiziosi, la volontà era quella di iniziare subito, tant’è che era stata anche fissata una conferenza stampa a Milano già nella prossima settimana: niente da fare, Yonghong Li sembrerebbe aver trovato i 32 milioni del rifinanziamento, che gli permetteranno di tenersi stretto ancora il Milan, ma di fatto semplicemente procrastinando una fine da tempo ormai annunciata. Nel frattempo la Uefa ha anche comunicato in anticipo ai rossoneri la sentenza, confermando l’esclusione dalle coppe europee e la multa di 30 milioni, l’ufficialità arriverà nel pomeriggio.