Il ragazzo col sorriso sui capelli: Ibou Ba - Milan News 24
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2014

Il ragazzo col sorriso sui capelli: Ibou Ba

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“Vendeva le banane sotto casa di Weah, Ibrahim Ba Ibrahim Ba”. Chi di voi non ha mai cantato questo coro, anche solo dentro la propria testa, non ha memoria calcistica del felino umano originario del Senegal ma naturalizzato francese. L’ala arriva al Milan nell’estate del 1997 per 11,5 miliardi di lire, neanche troppi per l’epoca. Il calciatore è in rampa di lancio, viene da una buona stagione al Bordeaux (6 goal in 35 partite e tanti assist) e sta cominciando ad affacciarsi alla nazionale maggiore, proprio nella stagione precedente ai Mondiali di Francia ’98. Insomma le premesse per far bene ci sono tutte e dal pre-campionato sembrano arrivare le prime conferme, tanto che lo stesso presidente Silvio Berlusconi si lascia andare a dichiarazioni importanti: «Questo Ba e’ il nostro beaujolais nouveau: frizzante, spumeggiante, ma anche molto tecnico». Ba risponde:  «Non bevo vino, ma mi fido di cio’ che dice il Presidente. Lui se ne intende…» Gli stessi tifosi si innamorano della pantera ossigenata sia per l’impegno che mette in ogni allenamento, sia per le sgroppate e i cross sulla fascia nelle amichevoli estive.  Sembra essere nata una stella a Milanello.

Arriva la prima di Campionato e il nostro eroe viene schierato titolare. L’unica nota positiva della partita sembra essere lui, mentre il resto della squadra non sembra essere in gran forma. Ibou va addirittura in goal all’esordio contro la Lazio, dopo un tocco di Weah, buca la difesa e il portiere biancoceleste da dentro l’area. È un trionfo. Con questa pantera e Weah al centro dell’area i goal sono assicurati, i suoi piedi sono dorati come i suoi capelli. Ma non è tutto oro quel che luccica. Infatti quello rimarrà l’unico centro di Ibou e l’unica prestazione degna di nota. Nonostante le 40 presenze tra Serie A e Coppa Italia il ragazzo col sorriso sui capelli non riesce ad incidere e sarà anche escluso dalla Nazionale, nonostante sia stato uno dei giocatori più presenti nelle amichevoli di preparazione ai Mondiali.

È lui stesso ad ammettere di avere difficoltà con l’approccio al calcio italiano: “In Francia prima di una partita ascoltavo musica negli spogliatoi, oppure chiacchieravo con un compagno. Qui al Milan vedevo Costacurta e Albertini che mi dicevano di fare silenzio ed essere concentrato”. In quegli anni il nostro calcio era di livello altissimo, e arrivati in una grande squadra si faceva sul serio mentre Ba era abituato a ben altri scenari, anche negli spogliatoi. Il ragazzo però nonostante le prestazioni fumose entra nel cuore dei tifosi, per i suoi atteggiamenti, per i suoi sorrisi e per la gioia che trasmette quando ha una palla nei piedi. Il contratto però dura cinque anni, e proprio come nelle conferenze stampa di Football Manager, quando il computer dopo l’ingaggio di un giovane con un contratto lungo domanda Non credi che un contratto così lungo possa trasformarsi in un boomerang per la società? Tu da fanta allenatore rispondi sempre di no, e che si tratta di un giovane di grandi prospettive, mentre nel caso di Ba vorresti dire che la prospettiva di crescita può riferirsi solo ai suoi capelli e a come deciderà di tingerli la prossima stagione.

Dopo la rivoluzione e l’arrivo di Zaccheroni nel ’98 che gioca con il 3-4-3 per Ibou non c’è spazio ed inizia la parabola discendente. Perugia (in prestito), Milan, Olympique Marsiglia, Milan di nuovo, Bolton, Djurgarden e dopo due anni ancora Milan. 

Ba però rimane sempre e comunque legato al Milan e si trasforma in una specie di amuleto per i rossoneri, anche se non gioca. Tutto risale ad un’intervista a Milan Channel insieme all’allenatore Carlo Ancelotti. Siamo nel 2002-03 e dopo aver vinto i preliminari Ba dichiara davanti al Carletto nazionale: “Mister, Quest’anno vinciamo la Champions: scommettiamo?” Detto fatto: Milan Campione d’Europa nella finale dell’Old Trafford contro la Juve.

Nel 2007 O Miracolo avviene per la seconda volta. Ibou viene tesserato dopo essere stato rifiutato dal Varese in C2. Viene pagato 200mila euro per un anno per fare la mascotte porta fortuna. E funziona ancora, a Yokohama il Milan vince il Mondiale per Club e tutti festeggiano con Ba, come se quella Coppa fosse anche merito suo. 

È l’ultimo anno della pantera che quell’anno viene convocato una sola volta per poi accomodarsi in tribuna. A chi ha chiesto spiegazioni sulla convocazione di Ba, Carlo Ancelotti ha risposto: “L’ho convocato perché mi sta simpatico”.  https://www.youtube.com/watch?v=_7Nqe-SDR1k

Le ultime notizie che abbiamo di lui lo danno ancora sui campi da gioco, ma quelli più popolari del calcetto con gli amici, insieme a Bobo Vieri che spesso il venerdì pubblica su Twitter le sue pagelle. “Ibou ba voto 1. Non si sa che cazzo combina. Ci fa prendere 12 contro piedi con 7 goal . Lento lento. Secondo me mangia troppo”.

Ci vorrebbero molti più Ba nel calcio di oggi, giocatori e personaggi che ti mettono di buon umore, anche inconsciamente e regalano allegria anche senza scendere in campo, un ragazzo che aveva il sorriso sui capelli, come disse Bruno De Michelis, psicologo del Milan.

https://www.youtube.com/watch?v=o7DEeOgpiJU

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