2015

Il tempo si allea con gli ultimi arrivati: i voti iniziano a salire

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Qualcuno ha tirato le somme un po’ troppo presto, perchè il giudizio sulle matricole rossonere, in due mesi di partite, per molti di loro è gradualmente lievitato grazie ad una condizione fisiologicamente da raggiungere con la continuità di presenze, e un’intesa generale con il gruppo che andava logicamente affinata anche nelle sedute di allenamento.

Considerazioni che valgono per Romagnoli, Kucka, Bertolacci e Luiz Adriano, appena qualche tempo fa tacciati di inadeguatezza allo stile Milan, e adesso da rivalutare attentamente, perchè non si può dire di aver analizzato obiettivamente la levatura della stoffa dell’ex blucerchiato, prendendo in esame solo il rosso rimediato a Genova. L’onestà di giudizio invece consiglierebbe di dare uno sguardo ai soci di reparto cui è stato fin qui affiancato il baby difensore, non forse il massimo per emergere da subito. Che dire invece dei due centrocampisti ex rossoblù: Bertolacci ha ammesso da sè di metterci un po’ a carburare, ma nel doppio confronto casalingo con Sassuolo e Chievo già si è intravisto un giocatore più simile a quello del Genoa. Kucka a dire il vero si era fatto notare ancora dalle prime prestazioni per una generosità sconfinata là in mezzo, abbinata a una buona propensione ai tackle e alle incursioni senza palla. Infine Luiz Adriano: il brasiliano è stato ingiustamente paragonato al collega di reparto Bacca, capocannoniere della squadra ma con caratteristiche ben differenti rispetto all’ex Shakhtar, a ragion veduta definibile uno “specialista” del movimento senza palla, e più prima punta del numero 70. E adesso c’è tempo fino a Natale per incrementare i giudizi positivi del momento oppure per ritornare nel calderone delle critiche.

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