Inter-Roma, Totti contro Spalletti: un punto a testa?

Inter-Roma, gara pro Champions, i rossoneri, in classifica tra le due squadre la seguiranno a risultato di Parma già acquisito

Inter-Roma, gara assolutamente da seguire per il Milan che al momento del fischio d’inizio avrà già consegnato il risultato di Parma agli almanacchi, con la speranza che siano 3 punti utili e mettere un po’ di fiato sul collo ai nerazzurri e la giusta distanza con la Roma. Gazzetta dello sport questa mattina apre con il campionato, sulla prima pagina centrale della rosea l’attenzione è tutta su Inter-Roma, gara importantissima in chiave Champions, con i nerazzurri ancora intenti a difendere e consolidare il terzo posto, ora a più 5 sui rossoneri: domani c’è la Roma a San Siro. Inter assalto triplo. Champions da consolidare, Pellegrini in vendita a 30 milioni di euro in caso di mancato quarto posto, Dzeko ed il mercato con l’Inter pronta all’assalto. La Roma è invece a meno uno dal Milan con 54 punti, seguono Atalanta a 53, Lazio a 52 e Torino 50.

INTER E ROMA- Le due squadre stanno discretamente bene, l’inter arriva dalla vittoria di Frosinone mentre la Roma ha recentemente superato Udinese e Sampdoria di misura ma senza subire goal. Un segnale importante che ad ogni modo rimarrà inespresso qualora il Milan dovesse vincere a Parma e mettere così momentaneamente 4 punti tra se ed i giallorossi. Un pareggio per Totti e Spalletti sarebbe l’ideale, chissà se loro ne sarebbero felici.

TOTTI CONTRO SPALLETTI- Sono praticamente due anni che Totti e Spalletti non si salutano. L’ultima stretta di mano risale al 28 maggio del 2017, quando Totti smise di giocare ma tre settimane prima, il 7 maggio, ci fu la frattura definitiva. Sul 3-1 per la Roma proprio contro il Milan, mentre tutto San Siro invocava Totti per l’ultimo saluto ad uno dei numeri 10 più forti di sempre, Spalletti fece entrare Bruno Peres. Stupiti tutti: tifosi, avversari e compagni di squadra, con Salah che, incredulo, si rivolse a Nainggolan: “Ma che fa?”. Da quel momento la fine di un idillio e l’inizio di un botta e risposta a distanza, con il tecnico toscano costretto a difendersi da tutte le accuse, un po’ come a Milano con Icardi ma questa è tutta un’altra storia.