2014

Inzaghi cambia pelle all’undici anti-Inter

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Con il recente riapprodo del Mancio sulla panchina nerazzurra per Inzaghi è impellente la necessità di apportare qualche variante tattica alllo schema di riferimento sin qui più utilizzato in campionato in vista del derby di domenica sera. Sarebbe illusorio pensare che Mancio in questi anni abbia perso la sua distintiva versatilità nonché la capacità di adattamento in corso alle sfide. Per Pippo meglio andare sul sicuro e provare qualche accorgimento per imbrigliare Mateo Kovacic, che nel 4-3-1-2 del tecnico jesino è l’elemento indubbiamente più pericoloso per la collocazione in campo, agendo tra le linee, nel ruolo per lui comunque inedito di trequartista, alle spalle di Palacio e Icardi.

Il tecnico rossonero dal canto suo ha già provato in allenamento una soluzione differente dall’usuale 4-3-3, che sia più funzionale ad arginare la verve del giovane talento croato. Il 4-2-3-1 infatti si presta con maggiore efficacia allo scopo di Inzaghi, con la diga ghanese Muntari-Essien atta a stoppare sul nascere l’iniziativa del classe ’94, e con la solita preziosa duttilità di Bonaventura, che dovrebbe alternare la posizione di ala a quella di interno, a seconda della fase offensiva o difensiva. Le altre scelte sono quelle annunciate e confermate dalle più recenti sedute, con l’interesse particolare per la prestazione di Rami, che a sorpresa giocherà sulla destra al posto di Abate, e il terzetto avanzato nel quale dovrebbero figurare Menez, Torres ed El Shaarawy e dunque con l’esclusione eccellente di Honda, che seppur scatenato nelle ultime apparizioni con la Nazionale, ora come ora è accreditato della panchina.

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