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Inzaghi: «Cutrone, resta! Non c’è niente meglio del Milan. Con Piatek come me e Sheva»

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Inzaghi amarcord e soprattutto un po’ papà nei consigli ai giovani rossoneri ama anche a Gattuso che sicuramente apprezzerà

Inzaghi non dimentica il Milan e spende sempre parole incoraggianti nei confronti di una squadra che lui stesso ha guidato ma senza particolare fortuna. Malgrado tutto sono i ricordi e le emozioni da giocatore a primeggiare ogni volta che si trova a commentare il momento attuale del gruppo. Intervistato sabato da La Gazzetta dello Sport, al termine dell’amichevole tra vecchie glorie milaniste e del Liverpool, Filippo si è soffermato soprattutto ad analizzare la situazione in attacco dopo l’arrivo di Piatek: «Piatek è arrivato e si è trovato subito a suo agio. Non assomiglia né a me, né ad Andriy Shevchenko, ma è bravo e mi piace molto. Però non dimentichiamoci di Patrick Cutrone: gli do un consiglio, resti al Milan, meglio del Milan non c’è niente. Conosco bene Patrick, l’ho fatto esordire in Primavera quando per età era ancora nella categoria Allievi. Deve aspettare il momento giusto. Io spero soltanto che Patrick e Piatek possano realizzare con la maglia del Milan quello che abbiamo realizzato io e Sheva e sono certo che rappresentino il futuro».

SU GATTUSO- Ovviamente non poteva mancare un commento condito da un plauso nei confronti di Gattuso, con il quale ha condiviso il meglio della sua carriera, costellata da trofei e lacrime infinite di gioia: «So come lavora Rino e conosco la sua passione, la sua dedizione. È sulla strada giusta, ma ci vuole tempo per costruire le squadre. Stanno lavorando bene tutti i miei amici: Rino in panchina, con grinta e competenza, Leonardo e Paolo Maldini hanno le idee chiare».

SULLA SOCIETÀ- «C’è tutto quello che serve per rinascere, credo che il peggio sia passato, ci sono giovani bravi e in crescita. La società ha speso, segno che questa dirigenza ha un progetto in testa: tornare nel calcio che conta, dove compete al Milan. Quando vedo Adriano Galliani ripenso alle nostre notti magiche, ma per ricostruire ci vuole calma. Penso che Rino possa realizzare al Milan quello che Antonio Conte ha fatto alla Juventus».

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