2015
Inzaghi, la partita l’hai sbagliata tu!
Che il 2015 sia iniziato con il piede sbagliato è un dato di fatto, ora però bisogna dare risposte e rimedi ai soliti errori, e bisogna farlo velocemente, sia perché la pazienza sta finendo e sia per non perdere credibilità. La stima nei confronti di Pippo Inzaghi ovviamente rimane immutata però, caro Pippo, dopo 4 mesi ci si aspettava di vedere una squadra in crescita e non una squadra in declino. Mettendo da parte per un attimo i risultati, la cosa che più preoccupa è la mancanza di gioco e di organizzazione in campo. È vero, la rosa non è quella di un tempo ma non possiamo pensare che i giocatori del Milan, presi singolarmente, siano inferiori di quelli di Palermo, Sassuolo e Torino, con tutto il rispetto per queste squadre. In queste tre partite abbiamo raccolto un punto e la cosa peggiore è che la squadra rossonera è stata dominata, soprattutto ieri a Torino. Una partita troppo importante che bisognava vincere per non perdere il treno Champions e il mister rossonero ha spiazzato tutti con scelte discutibili, inserendo De Sciglio non in condizioni Psicofisiche e un Niang mai chiamato in causa questa stagione. Non può essere una scusa l’espulsione del terzino rossonero anche perché la squadra ha giocato, dopo il rigore di Menez, nella sua metà campo senza un’idea di gioco e senza creare altre occasioni. Ieri il Milan ha avuto il 35% di possesso palla e ha subito 9 calci d’angolo a zero. Inammissibile per una squadra che vuole puntare al terzo posto. Inzaghi continua a predicare più coraggio e personalità, ma è lui che deve motivare la squadra e dare coraggio, però il messaggio dato ieri con l’ingresso di Alex è stato tutt’altro: difendiamoci e speriamo di non prendere goal. Poi però dopo il goal subito chi poteva segnare senza un attaccante? Martedì c’è un impegno che per il Milan è importante e speriamo di vedere in campo una squadra che giochi a calcio con la testa e con il cuore…