2015

Inzaghi-Mancini, trattamento diverso

Pubblicato

su

Fiducia sì, fiducia no, le possibilità di vedere Inzaghi sulla panchina del Milan anche nella prossima stagione scarseggiano non poco. Sono però tante le osservazioni da fare in merito ad un professionista che nonostante le tante difficoltà ha affrontato tutto a viso aperto e non sono da scartare alcuni paragoni.

Dall’altra parte di Milano non è che le cose vadano meglio. A 3 giorni dal derby, l’Inter veleggia in posizioni di classifica praticamente simili, al decimo posto esattamente sotto i cugini. Sta qui il paradosso: l’annata deludente dei nerazzurri non viene messa tanto in risalto e un allenatore come Roberto Mancini è considerato un salvatore della patria; i risultati negativi dei rossoneri sono invece ingigantiti a più non posso quando una partita va male e il nome di Filippo Inzaghi troppo spesso è stato messo sulla graticola.

Naturale che il tecnico ci finisca di mezzo quando la squadra non gira per il verso giusto e senza dubbio il duo InzaghiMancini ha le loro colpe. Ciò che non quadra è proprio questo, il trattamento di disparità riservato da media e tifosi agli allenatori delle due milanesi. Entrambe protagoniste in negativo di un mercato non all’altezza e composto da giocatori inadatti per tornare ai vertici; destinate a giocare la prossima stagione fuori dall’Europa (imbarazzante non disputare la Champions nell’anno della finale a San Siro); obiettivi quasi tutti sfumati; un solo punto di differenza in campionato con il Milan a 42 punti e l’Inter a 41. Dati alla mano, la musica non cambia. Il tecnico piacentino è sommerso dalle critiche e ogniqualvolta si presenta un match alle porte la sua panchina ha scricchiolato spesso da far rumori assordanti mentre il tecnico di Jesi finora non ha risentito di problemi di questo tipo e in qualunque modo andava la prossima partita le voci di un esonero non si sono mai avvicinate minimamente a lui.

In casa milanista chi sbaglia paga come sempre ma non è giusto che a pagare i suoi sbagli sia solo il Milan.

Exit mobile version