2015

Inzaghi: “Non penso all’esonero. Per salvare la stagione occorre…”

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Intervenuto in conferenza stampa alle vigilia della sfida contro il Cesena, Filippo Inzaghi ha così parlato dell’attuale stato di forma in cui riversano i propri giocatori: “Tutti noi milanisti abbiamo voglia di ripartire. Abbiamo un’altra grande occasione e spero che sia la partita della svolta. Credo che solo una vittoria, con una buona prestazione, ci può far ripartire. Il campionato è ancora lungo e, vincendo, potremmo ritrovare l’entusiasmo. Speriamo che sia la volta buona”.

Sul suo futuro: “Ho un contratto, conosco la stima che hanno i dirigenti nei miei confronti e non penso a questo”.

Sulla mancanza di obiettivi: “Per salvare la stagione bisogna tornare a giocare da Milan, facendo un buon calcio. Dobbiamo ritrovare coraggio, fiducia e vincere una partita in maniera bella e giusta. Quando abbiamo giocato male non abbiamo mai vinto. Dobbiamo fare questo salto, che è quello delle grandi squadre. Ci serve per crescere e speriamo di farlo nelle prossime gare. Ci sono ancora tanti incontri e bisogna far finire questo trend negativo. Abbiamo degli obiettivi che passano da una lunga serie di risultati positivi”.

Sulla delusione di tifosi e addetti ai lavori: “Dovevamo fare di più in questo mese e mezzo e me ne assumo le responsabilità, però quando perdi 13-14 giocatori, credo che sia normale avere un calo. Non abbiamo avuto modo di dare continuità alla formazione. Quando si vince, è normale che non si cambi. Però ci sono state squalifiche e infortuni che hanno colpito la nostra identità. Adesso, che avremo più giocatori disponibili, non deve accadere più. Il presidente e Galliani mi stanno sempre vicini. Loro credono nell’uomo, nel mio lavoro e hanno capito che i tanti infortuni ci hanno penalizzato. Berlusconi è la nostra forza e lo ringrazio per la sua vicinanza”.

Sulle tante critiche: “Non credo che sia giusto, nei confronti di chi lavora qui con me a Milanello, che ci siano delle critiche dirette al lavoro che svolgiamo. Noi abbiamo delle telecamere che riprendono i nostri allenamenti e siamo pronti ad aprire le porte di Milanello per far vedere ai giornalisti come lavoriamo. Giocare a San Siro, soprattutto quando le cose non vanno bene, non è facile. I tifosi sono stati pazienti e bravi e noi dovremo essere altrettanto bravi a mettere in campo quello che facciamo in allenamento. La miglior medicina è quella della vittoria”.

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