Editoriali
Italia, Mancini perché non convochi Calabria e Cutrone?
Le convocazioni di Mancini a nostro parere non tengono conto delle prestazioni sul campo di questo inizio di stagione: come si fa non convocare Cutrone e Calabria?
Sono state diramate nella giornata di ieri le convocazioni di Roberto Mancini per l’Italia che affronterà le prossime due amichevoli contro Polonia e Portogallo. Nella lista diramata dall’ex allenatore di Inter e Manchester City sono presenti diverse sorprese tra cui l’oriundo Emerson Palmieri (oggi al Chelsea) e il compagno di squadra ai blues Davide Zappacosta ancora inutilizzati da Sarri in stagione. Zero presenze per i due blues che però hanno rubato con facilità il posto che sarebbe, con tutti i crismi, dovuto essere di Davide Calabria, terzino rossonero e titolare da ormai due stagioni, autore di due presenze e un gol nelle prime due uscite stagionali. Discorso simile per quanto concerne il reparto avanzato dove Roberto Mancini ha voluto portare in ritiro con gli azzurri il giovane Zaniolo (ex Inter) oggi alla Roma ma mai utilizzato da Eusebio Di Francesco. Una sorta di beffa proprio nella settimana in cui Cutrone, proprio contro i giallorossi, ha siglatola rete del match dopo appena 15 minuti dal suo ingresso in campo.
Due scelte, quelle di Roberto Mancini, che riteniamo essere difficilmente comprensibili soprattutto visto che per i due rossoneri parliamo di Under 21 di primissimo livello che proprio in una gestione a lungo termine della Nazionale andrebbero valorizzati e fatti crescere nel contesto giusto: l’Italia dei grandi. La nostra critica alle scelte di Roberto Mancini di convocare Emerson, Zappacosta e Zaniolo non ha criterio qualitativo, non contestabile fino a prova contraria, ma poggia le basi su quello esperienziale visto che dopo un inizio di stagione da 0 presenze per i tre azzurri non convocare Cutrone e Calabria ci appare un delitto.