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Italia, Montella su Balotelli: «Il suo obiettivo è il Mondiale. Sono felicissimo per lui»

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L’allenatore dell’Adana Demirspor Montella ha parlato della convocazione in Nazionale di Balotelli

Vincenzo Montella, allenatore che all’Adana Demirspor ha rimesso in sesto Mario Balotelli, in una intervista a La Gazzetta dello Sport ha parlato della convocazione in Nazionale di SuperMario.

MISSIONE COMPIUTA – «Il merito è soprattutto suo. Ma questa è solo una tappa verso il suo vero obiettivo: andare ai Mondiali, magari aiutando la Nazionale a qualificarsi. Ma un passo alla volta. È già una grande soddisfazione che lui sia rientrato nel giro». 

FELICITA – «Lo sono. Quando ho saputo della convocazione non dico che ho provato la stessa gioia di quando chiamavano me da giocatore, ma quasi. So quanto Mario ci tenesse. Quando dissi che era ‘fissato’ non scherzavo». 

RIVITALIZZATO – «Abbiamo fatto un bel lavoro per riportare Mario a degli standard fisici importanti. A fine dicembre l’obiettivo è stato quasi raggiunto interamente. Mi dispiace che poi il Covid lo abbia costretto a qualche settimana di inattività e ora deve ritrovare brillantezza. Ma questo Mancini lo sa. Io credo che lo stage sia importante per fargli ritrovare un ambiente che non potrà far altro che motivarlo ulteriormente. Questa convocazione serve a lui, ma serve anche a me… (sorride, nda). Ora sarà ancora più motivato per continuare in quei progressi che ha già mostrato in questi mesi, applicandosi, giocando con intensità, sentendosi all’interno del gruppo e del progetto tecnico-tattico che stiamo portando avanti». 

QUALITA – «Quelle sono come il cazzotto per il pugile: non si perdono. Mario calcia come pochi. Nell’ultima partita di dicembre ha segnato con un tiro da fermo da trenta metri. Sabato scorso è rientrato e ha giocato l’ultimo scampolo di partita: un gol e un’apertura di 40 metri per la rete di un suo giovane compagno, Akgun, che ha esultato omaggiandomi facendo l’aereoplanino. Abbiamo vinto 5-0. Non è mai stata la qualità tecnica il limite di Balotelli». 

ADANA – «Ho preso l’Adana in corsa dopo tre partite in cui aveva fatto solo due punti: era quindicesima. Devo ringraziare il presidente Murat Sancak per avermi dato questa chance. È un uomo che ha una energia incredibile e sa trasmetterla. Ha creduto in me e non lo dimentico. Però la classifica è corta e anche se adesso la posizione è molto buona, bisogna restare con i piedi per terra». 

ULTIMA CHANCE PER BALOTELLI – «Beh se consideriamo che Mario ha 31 anni, non ha più tempo da perdere. Per quanto mi riguarda io cercavo risposte soprattutto da me stesso. Misurare la mia capacità di ripartire, l’ambizione, la voglia. C’è ancora tutto, anzi ancora di più. Mi vedo due-tre partite al giorno del campionato turco, studio le avversarie, cerco novità, mi dedico totalmente al mio lavoro. Non ho rivincite da prendermi, né rimpianti, né nostalgie. Solo tanta energia, obiettivi da raggiungere e a altri sogni da realizzare. Quando ci si applica e ci si crede fino in fondo, nulla è davvero impossibile». 

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