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Joe Jordan: «Uno tra Kane e Giroud deciderà la sfida»

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Joe Jordan: «Uno tra Kane e Giroud deciderà la sfida». Le parole del vice di Harry Redknapp nello Tottenham del 2011

Joe Jordan, famoso per il faccia a faccia con Rino Gattuso durante gli ottavi di Champions League tra Milan e Tottenham a San Siro, ha parlato della sfida di questa sera ai microfoni della Gazzetta dello Sport. Le parole del vice di Harry Redknapp agli Spurs:

MILAN FAVORITO – «Al 51%. Pesano i due gol sbagliati con Thiaw e De Ketelaere, ma il Milan si è ripreso. A gennaio sembrava che la squadra stesse colando a picco, ma Pioli è stato bravo a rialzare la testa».

TOTTENHAM – «Dopo il Mondiale non ha trovato continuità. Ha faticato anche nelle ultime partite, perdendo contro Sheffield Unitede Wolverhampton. Il manifesto della stagione è quanto accaduto a inizio febbraio: prima ha battuto 1-0 il Manchester City, poi ha incassato quattro gol dal Leicester nel turno successivo. Una volta su, un’altra giù. Così fatica a emergere».

CONTE – «Sarà fondamentale. Antonio mi piace, è un vincente. Se dovesse qualificarsi ai quarti, sarebbe davvero magico: come se avesse vinto la Premier».

KANE – «Le racconto questo: quando l’ho visto per la prima volta aveva 17 anni e si allenava con le riserve. Alla prima seduta con i grandi restò un’ora in più a calciare. Una, due, tre, cinque volte Era ossessionato dai miglioramenti. Una macchina».

MIGLIOR CENTRAVANTI AL MONDO – «Sono d’accordo. Calcia con entrambi i piedi, gli basta un secondo per fare la differenza. Il bello è che è bravo anche a smistare il pallone. Resta il pericolo numero uno per il Milan».

GIROUD – «Ai tempi dell’Arsenal passavamo la settimana a studiare schemi per limitarlo, ma era sempre difficile. Ha 36anni,ma gioca ancora come un ragazzino».

LEAO – «La continuità. Quando si accende, per gli altri son dolori».

FACCIA A FACCIA CON GATTUSO – «Lo ricordo con il sorriso. Ci fu un battibecco, lui mi prese per il collo e io risposi. Non dissi nulla di offensivo. Siamo due personalità forti disposte a tutto pur di vincere. Quando allenava i rossoneri l’ho anche incontrato a San Siro. Mi ha regalato una maglietta con il mio nome».

YOU AND ME – «Solo una stretta di mano. Giocare per il Milan è stato un onore. E voglio ricordare Ilario Castagner, un gentiluomo con cui vinsi il campionato di Serie B nel 1983».

CHI VINCE – «Mi affido ai due calciatori più decisivi: Kane e Giroud. La deciderà uno di loro».


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