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Jorginho: «A 17 anni, a Verona con i monaci, avevo preso una decisione»
Jorginho racconta i suoi inizi di carriera e il suo sogno di giocare in Europa: ecco le dichiarazioni del centrocampista del Chelsea
Il centrocampista del Chelsea, Jorginho, racconta il suo inizio di carriera al Daily Mail.
LA CARRIERA – «Il posto non era dei migliori, a volte dovevamo mangiare lo stesso cibo per 3 giorni e in inverno non avevamo l’acqua calda per le docce. Un giorno mia madre venne a trovarmi e voleva riportarmi a casa con la forza dopo aver visto quanto era orribile e sporco quel posto. Ma io le dissi che quella era la mia opportunità, non sarei andato via perché il bagno non era pulito. Diventare calciatore professionista in Brasile già mi avrebbe reso felice, andare a giocare in Europa era un sogno che vedevo molto lontano».
ESPERIENZA A VERONA IN MONASTERO – «Ho chiamato mia madre piangendo, dicendo che volevo tornare a casa e rinunciare al calcio. I miei genitori mi avevano sempre detto che la vita calcistica è dura e che ci sarebbero state persone orribili di cui non mi sarei potuto fidare ma in quel momento ho detto a mia madre che non volevo più vivere in questo modo. Mia madre mi ha impedito di mollare e tornare a casa».