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Juventus-Milan, il pronostico di Sconcerti: tanto equilibrio ma niente pareggio

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Mario Sconcerti esprime il suo pensiero relativo alla gara di domani sera tra Juventus e Milan, una gara strana da decifrare visti gli ultimi risvolti tattici e fisici

Tempo di scambio di opinioni in vista di Juventus-Milan, la gara si gioca domani sera dalle 20:45 e allora via ai pronostici più o meno tecnici, di esperti e meno esperti, tifosi o semplici appassionati. A poche ore dalla gara si valutano ovviamente tutte le condizioni, in primis l’aspetto psicologico e poi quello fisico, al momento più propenso verso la squadra di Gattuso. Juventus-Milan è però come un Derby, vale a dire che non è una partita come le altre, c’è qualcosa in più, i rispettivi tecnici la preparano come fosse una finale e in questo caso potrebbe anche essere, dato che la Juventus si gioca il primo posto mentre i rossoneri sognano ancora la Champions, al momento in mano all’Inter. A questo proposito, Mario Sconcerti, nel suo classico editoriale per il Corriere della Sera, ha anticipato la sfida di domani analizzando la situazione dal punto di vista dei rispettivi organici: «Il vantaggio della Juve dentro la partita è che il Milan è un avversario buono ma valutabile, gioca bene, ma ha pochi giocatori da impresa. Lo puoi pesare quasi in anticipo, non sorprende. Puoi cercare quasi a tavolino i momenti in cui prendere la partita. Lo svantaggio è che il Milan ha una buona qualità in tutte le zone del campo, devi batterlo di squadra. E non è semplice. Molto dipenderà dalla giornata di Suso da una parte e di Dybala dall’altra. Ma anche Douglas Costa su Rodriguez potrebbe essere molto importante. Nel bene e nel peggio. Per me vince la Juve».

Molto equilibrio nelle parole di Sconcerti tranne che nel finale dove azzarda un pronostico, senza convinzione assoluta ovviamente ma esprimendo un semplice pensiero da esperto, pensiero tuttavia opinabile. Non è così certo che la Juve (prossima al Real Madrid) riesca a battere il Milan più ostico degli ultimi anni, lo spogliatoio rossonero è carico al punto giusto e potrebbe essere dunque la volta buona per espugnare uno stadio che dopo tanti anni appare ancora come una fortezza. La precarietà fisica della squadra di Allegri farà il resto, oltre che l’incombere del Real, gigantesco in tutta la sua maestosa imponenza scenica.

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