HANNO DETTO
Kakà a Milan Tv: «Dalla vittoria in Champions al nuovo Milan, vi dico tutto»
Riccardo Kakà si è raccontato a Milan Tv. Dalla vittoria in Champions League al nuovo Milan ecco le sue parole
Riccardo Kakà si è raccontato a Milan Tv. Dalla vittoria in Champions League al nuovo Milan ecco le sue parole:
RICORDO DELLA CHAMPIONS – «Il mio ricordo della Champions è la musica, la gente allo stadio, la partita, tutto quella che è l’atmosfera di giocare una partita di Champions me la ricorda»
PRIMO GOL IN CHAMPIONS – «Quel gol, alla fine della partita con Cafù che fa il cross, la maniera in cui segno il gol, molto classica è diventata poco dopo la mia specialità fare gol in quel modo lì. Il mio primo gol a Bruges, indimenticabile. Era molto di più di quello che avevo sognato: il primo gol al Milan in un derby, poi il primo gol al Milan in questa maniera, un pò di cose che non averei mai sognato andassero in quella maniera»
CHAMPIONS 2005 – «Nel 2005 una delle più belle finali di Champions League, purtroppo l’abbiamo persa noi. Non vincere in quel momento per me è stato molto duro molto difficile perchè sapevo già quanto è difficile arrivare ad una finale di Champions. Quella sconfitta mia ha insegnato tantissimo mia ha fatto crescere tantissimo, sia a livello professionale che come persona, però c’era sempre quel dubbio “riuscirò di nuovo ad arrivare ad una finale di Champions, riuscirò a vincere la coppa?”. L’anno dopo abbiamo perso in semifinale contro il Barcellona. Questi due anni posso dire che sono stati veramente difficili. È stato un mix di emozioni che poi si è concluso con la vittoria ad Atene»
2007– «Il 2007 è stato il miglior anno della mia carriera in termini di risultatisia collettivi che personali. Non era il mio primo obiettivo essere capocannoniere di nessun campionato però quell’anno Sheva se ne era andato e Ancelotti mi ha spostato più avanti come seconda punta e alla fine sono riuscito ad essere capocannoniere della Champions ed è bellissimo perchè vedo oggi questi ragazzi le difficoltà che hanno ad essere capocannoniere. Sono arrivato a 10 gol e a vincere la Champions, questo per me è bellissimo da raccontare»
SEMIFINALE CHAMPIONS CONTRO IL MANCHESTER UNITED – «Fu veramente speciale, fare due gol e non vinere quella partita dimostra come è dura giocare in Champions League. Uno dei gol più belli che ho segnato nella mia carriera, un gol speciale. Non aver chiuso la partita all’andata ci ha dato una motivazione in più per giocare il ritorno a San Siro. Eravamo molto molto fiduciosi che si poteva fare. Una partita indimenticabile per tutti i milanisti»
FINALE CHAMPIONS – «La finale è sempre una partita molto delicata con tante emozioni. Avevamo ancora il timore della partita del 2005, che potesse succedere ancora, contro gli stessi avversari. Quando riuscimmo a fare il pprimo gol sul finale del primo tempo ci fu una scarica di emozioni molto buona però sapevamo che non era finita lì e po ho passato la palla a Pippo che ha segnato il gol quando vedo passare la palla sotto al portiere, eravamo così stanchi che festeggiammo solo io e lui lì poi quando siamo ritronati verso il centro del campo si sono uniti anche gli altri. Tutti avavano voglia di vincere e non far ricapitare quello che era successo ad Instanbul. Poi è arrivato il fischio finale, la Coppa ed è finita».
LA COSA PIU’ BELLA DELLA CHAMPIONS – «Sono le partite, giocare in trasferta, avere questi ostacoli, riuscire a vincere a sorpassarli. Quando hai la coppa in mano dici c’è l’ho fatta, sono riuscito a mettere il mio nome nella storia sia della squadra sia del paese sia a livello internazionale. È molto bella poterla sentire tra le mani e poter dire l’ho vinta»
RITORNO IN CHAMPIONS DEL MILAN – «Era brutto vedere la Champions senza il Milan. La cosa più bella è che sta tornando ad essere protagonista sia in Europa che in Italia»
IL NUOVO MILAN – «Mi piacciono questi ragazzi. L’esperienza per loro di quest’anno in Champions è stata bella. Mi piace molto il mix dell’esperienza con questi giovani perchè nel nostro Milan era così. Ci aiutavano a capire cosa significava giocare con il Manchester, con il Barcellona e il Real Madrid. Per un giovane no è facile, è molto difficile quando giochi in uno stadio storico con i tifosi, gli avversari e tutto il resto se non hai un supporto di questi qua che già sannno cosa significa è dura. Quest’anno è stao un pò così, sicuramente il MIlan tornerà a giocare la Champions l’anno prossimo e sarà completamente diverso»
IBRAHIMOVIC – «È bello vedere i campioni giocare per così tanto tempo e vedrlo giocare una partita in Champions è speciale»
INDOSSARE LA MAGLIA DEL MILAN – «Indossare la maglia rossonera è ancora speciale. Tutte le volte che la metto in casa, quando vado in giro, è unico. Farlo per giocare una partita di Champions è ancora più speciale perchè sapevi l’importanza per i tifosi, per la squadra, per tutto quello che coinvolge la Champions League. Sai che con questa maglia devi fare una performance diversa perchè sto rappresentando uno dei club più importanti al Mondo».