Kakà Milan: il brasiliano svela alcuni segreti che lo hanno reso campione
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Kakà: «Io il brasiliano più forte di sempre? Forse no, ma il più professionale»

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Kakà sottolinea che altri giocatori brasiliani forse erano migliori di lui a livello tecnico ma in quanto ad impegno e lavoro su stesso è stato superiore a tutti

Ricardo Kakà ha vinto tutto quello che si poteva vincere: uno Scudetto, una Supercoppa Italiana, una Coppa di Spagna, una Liga, una Supercoppa di Spagna, 2 Supercoppe Europee, una Champions League, un Mondiale per club, un Mondiale e 2 Confederation Cup con il Brasile e il Pallone d’Oro. Che l’ex rossonero sia stato una leggenda del calcio è indubbio ma come suo costume preferisce non lasciarsi andare alla sbruffoneria e, anzi, è sempre rimasto umile. Kakà in una recente intervista a Sport TV ha parlato di alcuni aspetti della sua carriera sottolineando come altri giocatori forse sono stati più forti di lui ma certamente non sotto l’aspetto professionale.

«Non credo di essere stato più forte di Ronaldo, Romario, Rivaldo o Ronaldinho. Credo però di essere stato il più professionale. – ha raccontato il brasiliano – Solo con il mio talento non credo che avrei potuto essere o fare in campo quello che facevano loro. Credo che la consapevolezza di questa cosa mi abbia spinto a correre di più di loro per diventare uno dei migliori. Il trofeo a cui sono più legato? La Coppa del Mondo del 2002. E’ in assoluto il trofeo del quale non mi priverei mai. Ho giocato solo 23 minuti in quel Mondiale ed è curioso che anche il mio numero fosse il 23 in quella Nazionale, ma non ho alcun dubbio nel dire che sia stata la vittoria più bella».

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