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Kakà: «Maldini è un grande esempio per me, farò come lui in futuro»

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Ricardo Kakà ha parlato di Milan e del possibile futuro in rossonero, seguendo così le orme del suo modello Maldini

Ricardo Kakà è uno di quei personaggi che rimarranno immortali nella memoria dei tifosi rossoneri. Una di quelle figure che, se ci dovessimo teletrasportare nel futuro di cinquanta anni, sicuro sarebbe ancora impresso nei sentimenti dei tifosi del Milan. Negli ultimi mesi si è spesso parlato di un possibile ruolo dirigenziali a lui riservato nel club di via Aldo Rossi, concretizzando così un ritorno dal sapore dolcissimo. In occasione di una partitella organizzata dalla FIFA a Parigi Kakà ha parlato ai microfoni di Sky Sport. Ecco le sue dichiarazioni:

SU BOBAN AL MILAN – «Non ha detto niente ancora, abbiamo parlato di altre cose. E’ stato un piacere giocare con lui oggi, anche se non ho potuto farlo al Milan. Ci stiamo divertendo»

SULLA STAGIONE ROSSONERA – «Mi dispiace tantissimo che per un punto non siamo arrivati in Champions, però si vede che c’è una ripresa. Vediamo in che direzione andremo con tutti questi cambiamenti. C’è Paolo che rimane in società, c’è questo ricambio adesso, però penso che siamo sulla strada giusta»

SUGLI ADII DI GATTUSO E LEO – «Rino penso abbia fatto un grandissimo lavoro, soprattutto per trasferire a questi ragazzi quello che è il DNA del Milan e cosa significhi giocare con quella maglia. Ha avuto le sue difficoltà, però questo concetto penso che lui l’abbia trasferito bene. Su Leo, invece, non so perchè abbia fatto questa scelta di lasciare il Milan. Ho sentito alcune voci, sicuramente ha avuto anche lui le sue motivazioni»

SUL FUTURO AL MILAN – «Paolo Maldini è un grande esempio per me. Lui ha aspettato 9 anni prima di tornare nel mondo del calcio, penso anche io di prendere quella direzione lì, però sarò sempre vicino al Milan. E’ difficile staccarmi, anche quando sono in Brasile guardo sempre le partite e guardo le notizie sul Milan. Ho un amore grandissimo per questa squadra, vedremo nel futuro cosa succederà»

SUL PALLONE D’ORO A VAN DIJK – «Ho fatto un po’ di ragionamenti parlandone anche con gli amici e mio fratello e il nome che abbiamo scelto è proprio il suo. Ha fatto una stagione bellissima in Premier e poi ha vinto una Champions giocando in modo pazzesco. Vedremo cosa decideranno i giudici, però è il momento per premiare un difensore».

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