Krunic chiama Bennacer: «E’ un Pjanic 10 anni più giovane»

Ismael Krunic chiama Bennacer al Milan: il centrocampista algerino, questa sera impegnato di Finale di Coppa d’Africa, lunedì sarà in Italia

Oggi è stato il giorno della conferenza di presentazione di Theo Hernandez, autore del pareggio 1-1 di oggi contro il Novara, e Rade Krunic al Milan. I due calciatori si sono presentati davanti ai giornalisti presenti parlando della loro voglia di emergere con la maglia rossonera ma a Krunic è sfuggita anche qualche parola nei confronti dell’ex compagno Ismael Bennacer che martedì firmerà un quinquennale: «Secondo me è pronto, non ho mai parlato con nessuno di lui, ho parlato solo col ds dell’Empoli prima di essere arrivato al Milan, mi chiedevo come fosse possibile che giocasse con noi, è molto molto forte, è prontissimo per un salto così e per arrivare in una squadra di grande livello. Ho giocato con Paredes e in Nazionale gioco con Pjanic, Bennacer è molto vicino a loro, a me piacerebbe il suo arrivo, potrebbe fare molto bene».

Bennacer si presenta citando due modelli

Un attestato di stima immenso per il regista algerino, che questa sera disputerà la Finale di Coppa d’Africa contro il Senegal, da parte dell’ex compagno all’Empoli Rade Krunic che al contempo ha parlato anche delle proprie caratteristiche: «Ero innamorato calcisticamente di Kakà sebbene fossimo in ruoli diversi ma oggi mi ispiro a De Bruyne». 

Theo Hernandez: prima il gol e poi i complimenti di Maldini

Deve essere stata una giornata quasi perfetta per Theo Hernandez che nella mattinata nell’amichevole contro il Novara, ha siglato il primo gol stagionale del Milan insaccando con una bordata la rete dell’uno a zero. Nel pomeriggio poi per Theo sono arrivati anche i complimenti di Maldini che su di lui ha puntato forte: «L’obiettivo è affermarsi tra i primi tre interpreti al mondo nel suo ruolo». Una scommessa che sembra esaltare Theo che ha parlato anche di voler ispirarsi allo storico capitano rossonero non soltanto nell’aspetto difensivo, che deve migliorare, ma anche fuori dal campo. Finita dunque la vita da enfant prodige per Hernandez, ora inizia quella del professionista.