Krunic a Milan Tv: «Ecco la storia dei miei tatuaggi»
Connettiti con noi

News

Krunic a Milan Tv: «Ecco la storia dei miei tatuaggi»

Pubblicato

su

Zielinski Krunic MG9 1948

Intervistato a MilanTV, Rade Krunic ha raccontato la storia dei suoi tatuaggi. Queste le parole del centrocampista rossonero

Intervistato a MilanTV, Rade Krunic ha raccontato la storia dei suoi tatuaggi. Queste le parole del centrocampista rossonero:

TATUAGGI – «L’idea era nata da quando seguivo il calcio da piccolo, mi piaceva tantissimo vedere i giocatori che seguivo quando erano tatuati, soprattutto Beckham, anche se non ne farei mai così tanti. Quando ero giovane, per colpa dei miei genitori non potevo farli, ma quando sono andato via di casa ho deciso di fare i primi tatoo. Da noi in Bosnia si fanno pochi tatuaggi, vedevo solo i giocatori».

SIGNIFICATO –  «Per me tutti significano qualcosa, soprattutto all’inizio: non potevo fare qualche tatoo che non significasse niente. Li ho fatti piano piano, in cinque anni, e ora sono diventati abbastanza».

JOKER – «Ho Joker, anche se è fuori dal mio stile, ma l’ho fatto perché mi piace lui, quello che presenta e quello che pensa: si vive solo una volta».

SULLE INIZIALI DELLE SORELLE – «Avevo 20 anni e ho fatto due iniziali: le mie due sorelle. Sono due tatuaggi importanti, le mie sorelle sono le più importanti al mondo. I miei genitori non sono tatuati e papà diceva sempre di non esagerare, aveva solo paura di quello».

IL PIÙ DOLOROSO – «Il più doloroso è il ‘Padre nostro’ nella mia lingua, ci ho messo quasi tre ore».

SULLA PARTRIA -«Il guerriero è per quello che è successo tanti anni fa, per quanto abbiamo sofferto nel tempo. Per questo ho fatto un guerriero che prega davanti alla croce. Poi ho fatto anche la chiesa della mia città, dove sono nato e dove abitano i miei genitori».

SUI SOGNI – «Sono io che salgo verso i miei sogni. Poi ho completato con dei portafortuna come il quadrifoglio e la rosa. In più ho messo una bussola, che fa vedere le cose più importanti della mia vita, che sono fede, calcio, famiglia e amici».

SULLE DATE – «Sono le date di nascita della mia famiglia, e sotto c’è scritto “La famiglia è la mia vita”. Loro hanno fatto tanti sacrifici per me e per darmi l’opportunità di diventare quello che sono».

SUL NUMERO DI MAGLIA – «Il numero 33 l’ho preso perché era libero, poi quando sono andato in Serie B ho preso l’8 perché non era possibile prendere il 33».

SULLA PAROLA  “TRUST”- «Trust l ‘ho fatto per le due mani sotto, di cui una mano ha un serpente al posto di un dito: questo vuol dire che bisogna stare attenti alla gente intorno a te».

SULLA FRASE IMPORTANTE – «Qua c’è la frase di Joker e poi c’è la frase più importante della mia vita: “Se non puoi correre, cammina. Se non puoi camminare, gattona. Fai qualsiasi cosa ma non smettere mai di provarci».

PROSSIME IDEE – «Ho tante idee, vorrei fare la schiena e l’altro braccio. Mi piacevano entrambe le braccia di Beckham, ma ancora non sono sposato, non ho bambini e volevo lasciare lo spazio. Poi vorrei tatuare qualsiasi trofeo che dovessimo vincere. Poi ho in mente un tatoo che parla del Milan, che per me significa tanto ma che non farei mai prima di lasciare il Milan, voglio spigare cos’è il Milan. So che tutti dicono che, quando arrivano in una squadra, è sempre stato un sogno, ma per me lo è veramente. Quando parlo di questo, parlo davvero e lo faccio col cuore. Sono i colori che mi piacciono da sempre e li ho fatti prima di venire qua, quindi potrebbe essere il mio destino»

Copyright 2024 © riproduzione riservata Milan News 24 – Registro Stampa Tribunale di Torino n. 48 del 07/09/2021 – Editore e proprietario: Sport Review s.r.l. – PI 11028660014 Sito non ufficiale, non autorizzato o connesso a A.C.Milan S.p.A. Il marchio Milan è di esclusiva proprietà di A.C. Milan S.p.A.