Editoriali
La Lazio è più forte (e più squadra) del Milan. Questione di etica
Anche se la matematica ancora non può condannare il Milan, almeno ci pensi l’etica. Questa squadra non può competere per la Champions
La sconfitta di questa sera del Milan contro la Lazio è stata accolta con una sorta di rassegnazione dai tifosi del Diavolo sempre più convinti che questa squadra non abbia le qualità tecniche per competere a questi livelli e per determinati obiettivi (quarto posto).
Il Milan stasera ha giocato alla pari dal punto di vista agonistico per circa un’ora contro la Lazio dimostrando però una precarietà di equilibri davvero spaventosa: una fase offensiva meno confusionaria rispetto al passato ma che si spegne proprio nel momento in cui si sarebbe dovuta accendere (malissimo Rebic e Rafael Leao). Dall’altro lato c’è una difesa impacciata e praticamente sempre scricchiolante sotto gli attacchi sulla trequarti di Luis Alberto e di Lazzari sulla corsia destra.
L’assenza di Musacchio, che diventa indispensabile quando non c’è, è stata sopperita tragicamente da Duarte colpevole su entrambi i gol della Lazio. Solo Romagnoli, buon difensore ma poco leader sul campo (va detto), insieme a Donnarumma sono gli unici del reparto a strappare una sufficienza.
Pioli questa sera le ha provate tutte inserendo per la prima volta in campo tutti i nuovi acquisti, la Lazio però vince perché è semplicemente più squadra e più forte. Nonostante le giornate siano ancora tante è inutile a questo punto parlare di lotta al quarto posto e obiettivo Champions, se non per la matematica almeno per l’etica.