2014
La solita condicio del mercato del Milan
“Non arriva nessuno se non parte qualcuno”. Uno slogan che i tifosi del Diavolo hanno imparato ad accettare e che Galliani ha puntualmente rispolverato in occasione della sempre più incombente apertura ufficiale del mercato invernale. Una tattica quantomeno particolare quella dell’ad rossonero, che tuttavia non pare aver sin’ora fruttato granché al Milan. Disfarsi degli esuberi, si sa, è una grana mai semplice da affrontare per le società, e talvolta al termine delle sessioni, a suon di offerte rifiutate, queste eccedenze finiscono col rimanere dove stanno: a Milanello si aggira ancora un certo Zaccardo, che la dirigenza ha già tentato invano di piazzare in estate, e che ora grava pure sul monte ingaggi rossonero. Così, quando quel qualcuno parte, spesso è già tardi per andare sul mercato, e soprattutto trattare, poichè i club giocano al rialzo sulle impellenti necessità di chi ha bisogno di comprare.
Sebbene questa logica non stia pagando, in Casa Milan sembra non si possa prescindervi. Viene spontaneo allora un quesito: perchè le altre squadre non si basano su questa condicio? La paura di lavorare con un organico extralarge e di pagare stipendi eccessivi evidentemente prevale su tutto il resto. Poi però scopri che a dispetto di una rosa numericamente giusta e non propriamente ben assortita a livello qualitativo, il Milan ha il terzo monte ingaggi più alto della serie A…