2015

La svolta rossonera passa dal 4-3-1-2. E Cerci?

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Il successo del Milan contro il Cesena nell’ultimo turno di campionato non può aver risolto tutti i problemi di una squadra malata da mesi. La convinzione non si riacquista di certo battendo la penultima in classifica. Il punto fermo che la gara di domenica può tuttavia aver suggerito ad Inzaghi è relativo al modulo: il Milan ha infatti bisogno di un elemento di raccordo tra centrocampo e attacco, e Jack Bonaventura sembra essere la miglior giuntura a disposizione di Inzaghi. Dei due terminali, invece, uno deve essere per forza Destro, perchè è prima punta, perchè è giovane, e perchè appena sbarcato a Milano ha già mostrato cose interessanti, come il gol con l’Empoli.

Sembra appropriato anche l’utilizzo di Menez da seconda punta, libero di svariare, come piace a lui. L’escluso eccellente allora, a logica, non può che essere Alessio Cerci, fino a qui, vistosi solo a sprazzi, e incomparabile con quello di Torino. Sicuramente dovrà trovare la miglior forma, ma è altrettanto vero che la fidanzata non ha poi questi grandi appigli per dimostrare l’inopportunità delle scelte di Inzaghi, che spesso fa entrare l’ex Atletico “sul far delle gare”. E dire, per giunta, che Cerci l’ha voluto proprio Inzaghi!

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