2015
La zona oscura del 4-4-2
Dando per quasi ormai certo il nuovo modulo, 4-4-2, che dovrebbe essere operativo da sabato sera all’Olimpico con il Torino, non altrettanto sicuri appaiono al momento i benefici che il nuovo sistema di gioco può garantire al Milan. Tanto si è discusso dei vantaggi della nuova soluzione, molto meno sulle controindicazioni. La zona dove si addensano le maggiori perplessità riguarda il ruolo del laterale destro a centrocampo. Se infatti a sinistra Mihajlovic può contare sull’apporto in media sempre sostanzioso di Bonaventura, che già all’Atalanta per altro ricopriva spesso quella porzione di campo, sulla corsia opposta il serbo potrebbe avere qualche pensiero in più sulla scelta dell’esterno a cui affidarsi.
LE OPZIONI. Per Cerci si tratterebbe di un ruolo ‘ad hoc’ che può in linea teorica propiziarne persino il rilancio, ma rappresenta sempre e comunque un rischio. Così come sarebbe pericoloso affidarsi a Honda, l’anno scorso esterno offensivo nel 4-3-3, ma in generale ben poco incisivo, exploit iniziale a parte. La scelta più rassicurante, un po’ paradossalmente, è quella che conduce invece a Juraj Kucka. Lo slovacco sarebbe adattato in quella posizione, ma avrebbe la possibilità di sopperire all’assoluta novità ad operare largo sulla fascia, con il contributo di propulsione, quantità e agonismo che i tifosi rossoneri hanno imparato ad apprezzare in questo pur breve scorcio di campionato. Semplici piani di emergenza infine Poli e Bertolacci, altri due fuori-ruolo relegati al rango di seconde scelte.