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L’addio di Mihajlovic e il precedente del 2010
Due giornate tutt’altro che positive quelle appena trascorse di domenica e lunedì. La sconfitta contro il Sassuolo e l’addio di Mihajlovic riportano l’ambiente milanista dentro quell’alone di crisi dal quale ne era egregiamente uscito qualche mese fa. La corsa al terzo posto che aveva visto il Milan ritornare pienamente protagonista potrebbe già essere terminata alla luce dei 9 punti di distacco dalla Roma (inarrestabile con le sue 7 vittorie di fila) e di avversari più forti sulla carta. Quel cammino entusiasmante dei rossoneri iniziato dopo il k. o. casalingo contro il Bologna dei primi di gennaio sembra come essersi interrotto all’improvviso e il caso recente del tecnico serbo rende il clima davvero pesante.
Sinisa Mihajlovic ha smentito ogni cosa nell’ultima ora ai microfoni di Milan Channel ma le cosiddette “interferenze” presidenziali ovvero le influenze del patròn Silvio Berlusconi sulle sue scelte di formazione e in particolar modo i discorsi sul “bel giuoco” e l’avvertimento di vincere tutte le partite fino alla fine della stagione non passano affatto inosservati e fanno presagire fortemente una separazione a giugno. Dal canto suo il numero uno di via Aldo Rossi ha sempre cercato finora di spronare tecnico e squadra nel miglior modo, innamorato com’è naturale della sua “creatura” calcistica. Purtroppo succede che il rapporto con alcuni allenatori non sia tutto rose e fiori e quando non è così bisogna aspettarsi degli epiloghi poco felici.
Il precedente che viene subito alla mente è quello di Leonardo, ex giocatore e segretario di Fondazione Milan nonchè tecnico rossonero nella stagione 2009/10. Una convivenza tormentata quella tra il brasiliano e Berlusconi, incapace di apprezzare le idee e il gioco di colui il quale un anno dopo passò ai cugini dell’Inter. Indimenticabile la frase pronunciata da Leonardo al termine di quel campionato “Io e Berlusconi siamo incompatibili”. Non fu di certo l’unico allenatore a ritrovarsi incompatibile con il più grande presidente della Storia del calcio; un esempio simile lo si sta vivendo adesso, nella speranza che ciò non influisca sul rendimento dei giocatori chiamati a centrare il miracolo Europa.