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L’ANALISI – Milan, buona la prima! Non ci crederete ma la mano di Montella si vede già!

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Buona la prima per il Milan di Vincenzo Montella che oltre ad avere la meglio su un modesto (ma non modestissimo) avversario ha espresso un gioco non ancora brillante al 100% ma comunque notevolmente diverso da quello visto nel corso degli ultimi 3-4 anni. Il calcio di Montella, e qui è la vera notizia che emerge da questa partita, si è visto! Si non appare possibile dopo quasi un mese ma la prestazione fornita dalla squadra oggi lo testimonia.

BARICENTRO ALTO E PRESSING ALTISSIMO: si è letteralmente sgolato Vincenzo Montella nei primi minuti di gioco urlando alla squadra di alzare il proprio baricentro in modo da ampliare anche il raggio del pressing che praticamente si concludeva nell’area di rigore avversaria. Un ordine che i giocatori del Milan sembrano aver assimilato molto bene visto che è durato (grazie anche ai tanti cambi fatti nella ripresa) fino al termine della gara. Raddoppiati, triplicati i giocatori del Bordeaux si sono realmente ritrovati spiazzati dallo stato di forma dei calciatori di Vincenzo Montella che hanno potuto chiudere la pratica e portarsi sul 2-0 già nei primi 35 minuti.

NIENTE LANCI: Sembra essere stato questo il paradigma fissato a mo di mantra nelle menti dei giocatori rossoneri che sembrano aver seguito (a volta forzandosi) pedissequamente il nuovo credo di Vincenzo Montella. Normale che ci sia stata qualche sbavatura, soprattutto quando si doveva uscire da situazioni potenzialmente pericolose in difesa, ma il Milan dalla cintola in su ha dimostrato di avere tanti piedi buoni. Bene, anzi benissimo i due interni di centrocampo scelti dal tecnico campano Bertolacci e Bonaventura: i due calciatori sembrano per la prima volta parlare la stessa lingua calcistica e si sono resi protagonisti di diversi eleganti scambi sul breve.

SUSO RESTA, MENEZ VA: Arriviamo quindi a lui il vero mattatore della serata Suso. L’esterno spagnolo ha deliziato tutti i presenti con due gol di pregevolissima fattura (soprattutto il secondo) colmando ampiamente l’evanescente prestazione di Jeremy Menez che in completa fuori forma ha letteralmente passeggiato per il campo senza uno scopo.

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