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LAPADULA come INZAGHI, ma quel rigore…
Anche nel match contro il Crotone, Gianluca Lapadula è riuscito ad insaccare una rete talmente importante da pesare ben tre punti in chiave classifica per il Milan.
Il neo-acquisto rossonero si è reso autore di una buona prestazione, sia in fase di non possesso che di costruzione, cercando molto spesso l’intesa con i compagni di reparto.
Tuttavia, oltre il risultato finale ovviamente, c’è stato un altro episodio in partita che è balzato agli onori della cronaca: al 52simo minuto, Lapadula riesce a guadagnarsi un calcio di rigore per aver subito fallo in area del Crotone.
Il numero nove del Milan, già intenzionato a presentarsi sul dischetto, tuttavia, dopo un battibecco a dir poco notevole con Niang, cede il pallone al compagno di reparto francese che, poco dopo, si lascerà ipnotizzare da Cordaz.
Lapa-goal, dato l’ottimo periodo di forma e alcune caratteristiche tecniche, viene ormai spesso designato al ruolo di “erede di Pippo Inzaghi”. Ma la domanda è: Pippo si sarebbe mai lasciato “soffiare la palla da sotto il naso”?
Assolutamente no, e c’è anche un precedente che lo dimostra!
Il 25 aprile del 2001, in occasione delle qualificazioni di Coppa del Mondo, Superpippo subì un pestone in area ad opera del difensore Scheman: il tiratore di rigori designato per quella partita, pensate un po’ l’ironia della vita, avrebbe dovuto essere Vincenzo Montella!
L’unica differenza è che, in quel caso, la discussione ebbe vita molto breve; Inzaghi si presentò sul dischetto senza diritti di replica per gli altri: lui lo prese, e a lui toccava batterlo.
Quando si vuole essere leader dentro e fuori dal campo, bisogna dimostrare di avere gli attributi anche in questo tipo di scelte.
Nonostante il “caso” fosse già stato chiuso in serata con le scuse di Lapadula, la nostra speranza è di continuare a vedere il nostro attaccante continuare con questo rendimento e, magari, con quel pizzico di cattiveria in più che serve soprattutto per forgiare il carattere.