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L’avvocato Grassani: «Vi spiego il caso plusvalenze»

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Mattia Grassani, noto avvocato, ha parlato del caso plusvalenze appena scoppiato in Serie A: le sue dichiarazioni

Intervenuto a Firenze all’evento in ricordo di Artemio Franchi, l’avvocato Mattia Grassani ha parlato del caso plusvalenze a TMW:

«Ha fatto molto parlare e molto farà discutere. C’è chiedersi: le compravendite dei calciatori – sotto il profilo sportivo sono operazioni che si possono ricondurre ad una rigida quantificazione, ad un calcolo preciso come ci fosse un listino prezzo una borsa merci o addirittura un algoritmo? Credo che, visto l’avanzamento delle indagini, a questa domanda non si possa rispondere affermativamente, dunque le società sono libere di compravendere i giocatori ai valori ritenuti opportuni che però devono avere una rispondenza rispetto al mercato che riguardi età, storia sportiva del giocatore, le prospettive del giocatore e ciò che fino al momento della vendita il giocatore ha fatto. I muscoli dei giocatori non sono soggetti a valutazioni come nel mercato immobiliare o di auto perchè si basano su abilità, scommesse a volte vinte o perse, per cui non è facile procedere rispetto ad altri valori dell’economia o del mercato che non siano così peculiari. Ritengo questa riconducibilità ad algoritmi o criteri predeterminati difficilmente applicabili al calcio, dove un brocco può diventare un campione e un supercampione pagato tantissimo può non debuttare mai nella squadra d’appartenenza. Dunque massima prudenza e presunzione di innocenza nei confronti di tutti».

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