2015
“Le 7 meraviglie”: la classifica dei 7 attaccanti rossoneri più forti di sempre
I sette più grandi attaccanti che hanno vestito rossonero, i sette calciatori che in assoluto hanno condiviso più emozioni sotto la curva, sette leggende che hanno respirato momenti indescrivibili quando gonfiavano la rete. In centoquindici anni di storia, ecco la classifica di queste 7 meraviglie rossonere.
- Alla settima posizione l’attuale allenatore del Milan, Pippo Inzaghi. Un senso del goal più unico che raro e meravigliosamente sempre al posto giusto nel momento giusto. Ancora oggi a San Siro risuona la magia del coro “Oi oi oi Pippo Inzaghi segna per noi”. Vanta 126 goal e 300 presenze.
- Sconosciuto alle nuove generazioni, la sesta posizione è occupata dal grande Aldo Boffi. Giocò nel Milan negli anni difficili della guerra, dalla stagione 1936-1945 vincendo per tre volte la classifica cannonieri. Lui è il classico esempio di quel calciatore “bandiera” che oggi non esiste più. Vanta 136 goal e 194 presenze.
- In quinta posizione non poteva mancare Zlatan Ibrahimovic. 195 centimetri di velocità, potenza e classe. Un giocatore che ha trascinato il Milan alla vittoria di uno Scudetto e di una Supercoppa italiana. Un accentratore per cui valeva la pena perdere il bel gioco e la serenità nello spogliatoio. Vanta (purtroppo) solo 56 goal e 85 presenze.
- Alla quarta posizione King George Weah. Un giocatore che lasciava il cuore in campo, un giocatore che non potevi ammirare. Tra le sue tante magie, il goal “coast to coast” contro il Verona in quel pomeriggio del lontano 1996 rimarrà intramontabile. Vanta 147 presenze e 58 goal.
- Sul terzo gradino del podio troviamo il grande Andriy Shevchenko. L’usignolo di Kiev è sicuramente uno degli attaccanti più completi che il Milan abbia mai avuto. In otto anni di carriera rossonera ha vinto tutto, pallone d’oro compreso. Vanta 332 presenze e 175 goal.
- Medaglia d’argento per Gunnar Nordahl. Il “gigante svedese” è il miglior marcatore del Milan di tutti i tempi ed il terzo della serie A. Vestì rossonero dal 1949 al 1956 collezionando 268 presenze e 221 goal. Saranno stati anche altri tempi ma una media da 1,2 goal a partita poteva realizzarla solo un grandissimo campione.
- Al primo posto e non poteva essere altrimenti troviamo Marco Van Basten. Il cigno di Utrecht ancora oggi strappa lacrime di commozione ai più nostalgici e ammirazione dalle nuove generazioni. Una classe infinita, una tecnica sopraffina e goal che solo i cosiddetti “fenomeni” potevano mettere a segno. Un primo posto indiscutibile e meritato, inchiniamoci tutti al cospetto della prima meraviglia rossonera.