Editoriali
Le responsabilità di un uomo, le lacrime di un diciottenne
L’immagine di Bonucci che rincuora e motiva Donnarumma prima della gara contro il Verona dovrebbe fare riflettere tutti
Da fuori, dagli spalti, da dietro una tastiera o dalle poltrone si fa presto a puntare l’indice contro il colpevole designato, contro il cattivo di turno. Gigio Donnarumma oggi è questo per i tifosi rossoneri, l’antitesi di un eroe: colui che nonostante la giovane età e l’essere tifoso rossonero ambisce ad altri palcoscenici per il più effimero dei valori, la fama.
Ma dietro gli schermi e fuori dal manto erboso la verità è davanti agli occhi di tutti: Gigio è un ragazzino che per fatturato e responsabilità ha il valore di una multinazionale. Qualcosa che nessuno di noi ha o potrà probabilmente mai provare.
L”immagine ripresa dalle telecamere Rai di Leonardo Bonucci che negli spogliatoi cercava di confortare il numero 99 rossonero prima del match sono l’esatta trasposizione di tutto questo. Il capitano, uomo di campo ma soprattutto padre di famiglia, si è preso la responsabilità di rincuorare il giovane compagno anche in previsione di una partita difficile dal punto di vista della pressione indotta dalle tante voci riguardanti il presente ma soprattutto il futuro. Un peso che Donnarumma, sia per l’età anagrafica che per quella esperienziale, non può gestire serenamente.
Perché l’esperienza non si compra neanche con sei milioni l’anno.