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Leao, la doppia faccia tra Coppa Italia e campionato e quella continuità che continua a mancare! Il Milan aspetta
Nuovo anno stesso Leao, con ancora l’etichetta addosso di bravo giocatore ma non di fenomeno causa quella pecca che non riesce a scrollarsi di dosso: la continuità
“Sembra quasi che non sappia giocare a calcio“, “Se fosse più continuo sarebbe un fenomeno“. Basterebbero questi due pensieri di opinionisti e allenatori a cui è stato chiesto di Leao per identificare il rendimento di un giocatore che sembra sempre arrivato alla volta della sua definitiva consacrazione salvo poi giungere a la quella buona è l’anno prossimo.
Tutta colpa di quella pecca della continuità che il portoghese non ha mai trovato del tutto in maglia Milan. Sprazzi, bagliori che hanno consentito ai rossoneri di tenere a bada la rimonta dell’Inter nell’anno scudetto, o timbrare con una sua doppietta l’ultimo derby vinto contro gli stessi neroazzurri prima che si arrivasse a perderne cinque di fila – Euroderby compresi – alternati a tanta oscurità in cui atteggiamenti da spavaldo e giocate ai limiti della superficialità e indolenza l’hanno fatta da padrone.
Senza andare troppo indietro nel tempo, basta analizzare gli ultimi mesi: 2 gol in altrettante partite di Coppa Italia, ma nessuna rete e appena 4 assist nelle ultime 15 partite di Serie A. L’ultima volta che si è iscritto al tabellino dei marcatori è contro il Verona a San Siro il 23 settembre. Un’astinenza frutto anche di troppi pochi tiri verso la porta – l’ultimo tre mesi fa – segno del perdersi spesso in qualche dribbling di troppo.
Nonostante tutto tifosi, Pioli, società e compagni fanno quadrato intorno a lui, difendendolo anche da chi ha azzardato fischi all’uscita dal campo contro il Sassuolo appena qualche settimana fa. Ora l’Udinese per sbloccarsi e magari stavolta non fermarsi, il Milan lo aspetta.