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Leao, il Milan lo attende: un giocatore che in allenamento fa grandi cose
Leao, cresce l’attesa di squadra e tifosi, tutti vorrebbero vederlo in campo dal primo minuto, sopratutto la dirigenza rossonera
Leao grande atteso in casa Milan ma non solo, i tifosi aspettano di vedere in campo il giocatore più costoso del mercato estivo rossonero. Come riportato da Gazzetta dello sport, c’è chi lo accosta ad Aubameyang, a Mbappé e addirittura a Ronaldo il fenomeno. Intanto per il giovane portoghese contano solo i numeri, quelli reali, ovvero i 15 minuti contro l’Udinese concessi da Giampaolo per tentare di risolvere una situazione già compromessa. Inutile dire che il giocatore aspetta solo il suo momento, chiaro è che il ragazzo, non parte in pole nelle gerarchie del tecnico, del resto nessuno dei nuovi arrivati gode di questo beneficio.
MALDINI E BOBAN CONVINTI- Sempre secondo la rosea, Boban sarebbe stato il grande sponsor del giocatore, arrivato dal Lilla dopo essere stato cercato a lungo anche dall’Inter. Fisicamente è un giocatore con pochi eguali: forza fisica mista ad agilità tecnica: a volte si lascia andare a giocate fuorvianti ma è probabilmente l’attaccante che potrebbe cambiare le cose come lo fu Piatek la scorsa stagione. La cifra d’acquisto è più o meno la stessa, idem per le aspettative.
GIOCATE DA FENOMENO- Nel corso degli anni ci è capitato spesso di sentir parlare di fenomeni da allenamento ma mai esplosi sul campo che conta. Anche in questo caso molti compagni di squadra scommettono sul suo talento, date le innumerevoli giocate da fenomeno e i test fisici ottimali. Con questo, speriamo che il suo talento non si riduca soltanto al campo d’allenamento di Milanello ma che possa davvero diventare determinante per la rinascita del Milan che tanto ha speso in termini economici per arrivare alla svolta.
IL SUO TURNO DA TITOLARE- Giampaolo ha infatti ammesso che chi giocherà in gare ufficiale saranno sempre giocatori che lui reputerà pronti sia dal punto di vista fisico che da quello tattico senza rischiare di avere mine vaganti in mezzo al campo che possano compromettere il “sistema” rossonero. Proprio per colpa di questo “fondamentalismo” il tecnico abruzzese ha scelto di schierare ben 4 giocatori fuori ruolo nella prima gara di Udine (Castillejo, Borini, Calhanoglu e Suso) rischiandoli in posizioni sperimentali ma che potevano vantare già maggiore esperienza sotto la sua gestione. Meglio con il Brescia.