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Leonardo, rammaricato ma combattivo: idee chiare senza troppi proclami
Leonardo ha parlato al termine della gara con l’Atalanta, difficile trovare le parole quando i risultati stentano ad arrivare
Un pomeriggio pieno di emozioni, al triplice fischio prevale ovviamente la rabbia mista ad un’incertezza da cacciare via immediatamente già dalla prossima gara di giovedì con l’Empoli. Nel post partita Leonardo ha parlato ai microfoni di SkySport, esprimendo tutto il suo rammarico per altri 2 punti persi: «E’ successo in altre partite anche, il rammarico rimane perché ci sono tantissime cose positive ma la gestione dei novanta minuti diventa difficile e questo risulta determinante. Rimangono tante cose positive ma dobbiamo crescere in altre, in alcune partite dovevamo portare a casa i tre punti. Mentalità? Non è una scusa ma se andiamo a vedere negli ultimi cinque anni il Milan è finito lontano dalla testa della classifica, è normale perdere la convinzione da grande squadra».
SULLA GARA- «Oggi potevamo chiudere il primo tempo sul 2-0 ma anche avendo subito un gol riusciamo andare in vantaggio e dopo ci è venuto il braccino. Dobbiamo cambiare. Ma è normale vedere, dopo anni in quelle zone, pensare che viaggiare tra le prime quattro sia una cosa lontana. Io sono convintissimo che con questa rosa e con questo gruppo possiamo gestire meglio queste situazioni a livello emozionale e chiudere queste partite che ci metterebbero in situazioni diverse».
LEADER IN SQUADRA- «Io penso che la leadership arrivi con il tempo. Stiamo parlando di giocatori arrivati l’anno scorso e quest’anno, chiediamo di essere leader velocemente. Donnarumma ha fatto una partita importante, come Suso. Il centrocampo era organizzato, ha dominato, Biglia ha coordinato. La squadra ha avuto il coraggio di costruire dal basso. Ci sono tante cose positive. Higuain che è un leader, la difesa è solida anche con momenti di difficoltà. Dobbiamo vederci come squadra che può fare cose importanti quest’anno. È normale che una squadra come il Milan abbia un’aspettativa da grande squadra, di lottare per cose importanti. Siamo convinti che si possa fare già quest’anno anche vedendo le altre che stanno facendo fatica. L’importante è sapere che i momenti difficili non sono determinanti, dobbiamo guardare avanti e essere tranquilli».
IL PRIMO OBIETTIVO- «Il nostro obiettivo è cambiare la mentalità da settimo posto, possiamo dare un segnale già nelle prossime partite. Gazidis? Serve prendersi delle responsabilità, tutta la società lo deve fare. I campionati li vincono le società. Stiamo costruendo un team, è normale che la cosa sia graduale e sono sincero, penso che anche la società deve avere una mentalità vincente, creando questo intorno a noi diamo un contributo importante alla squadra per ottenere risultati. Siamo in costruzione ma consapevoli di poter fare qualcosa nell’immediato».
RIUNIONE IN PROGRAMMA- Intanto per la giornata di mercoledì è previsto un incontro tra l’attuale dirigenza e il nuovo AD rossonero Ivan Gazidis; all’ordine del giorno anche il probabile ingresso in società di Umberto Gandini.