2015

L’ex Albertini: “Ecco chi dovrebbe cambiare radicalmente il Milan”

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L’ex Albertini ha parlato ai microfoni di Radio Sportiva per commentare il momento non esaltante dei rossoneri:

Sulla situazione generale in cui naviga il Milan: “E’ difficile dire quale sia il problema, si perdono chance di riagganciarsi con la testa, questione di testa quando entri in campo e sai che non puoi sbagliare vedi la rimonta della Juventus. Di certo manca qualcuno da seguire nei momenti di preparazione alla partita”.

Sulle frasi di Maldini a Galliani: “Non voglio commentare le parole di Maldini, all’epoca nostra c’erano 14 giocatori di Milano, uno spogliatoio di un certo tipo che trascinava il gruppo e poteva far passare il messaggio del club quando arrivavano stranieri e nuovi. Oggi questo è scomparso. Il Milan è ancora gestito come 25-30 anni fa, le situazioni però oggi sono diverse, servono delle specificità e quella sportiva ha bisogno di professionisti ad hoc dallo scouting al resto. La gestione odierna del Milan è un po’ antica ma la scelta su un cambiamento radicale spetta al presidente Berlusconi. Sono stati spesi soldi importanti e gettate le basi per un futuro migliore ma serve un progetto, credo che gli acquisti vadano fatti non solo su parametri zero o opportunità di certi agenti, bisogna fare un progetto sportivo che riporti il Milan in alto. Serve lavoro e costanza e non soltanto il colpo di mercato dell’ultimo momento”.

Su Mihajlovic: “A me Sinisa piace, anche se i risultati non lo stanno premiando sulla continuità, fino a qui son stati variati tecnici, anche quando non tutte le colpe erano loro. E’ importante valutare un allenatore che venga fuori dal mondo Milan, che può portare qualcosa di nuovo che faccia bene, non ci si dovrebbe legare solo al passato e alle vittorie passate. Il brand Milan in Europa sta calando, prima era un riferimento oggi si guarda ad altre società”.

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