2015

L’inesauribile magia (tramontata) del numero 10

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C’è un numero nel calcio che spicca più di ogni altro, un numero che sa di magia e dal quale escono spesso fuori inventive e colpi di genio entusiasmanti. Già, quella parola genio che sta poi molto adatta a chi ha fatto faville con il Milan.

Il numero in questione è naturalmente il 10, indossato da colui che ricopre il ruolo di fantasista all’interno di una squadra, rifinisce il gioco e sta a supporto delle punte. Con la maglia rossonera sono stati tanti i fuoriclasse degni di portarlo sulle spalle: Juan Alberto Schiaffino, Gianni Rivera, Ruud Gullit, Dejan Savicevic, Manuel Rui Costa e Clarence Seedorf. Come però accaduto anche ad altre maglie “pesanti”, il numero 10 ha subito una brutta flessione al Milan praticamente dopo l’addio di Seedorf al termine della stagione 2011-12, l’ultima del ciclo dei Meravigliosi. A raccogliere l’eredità dell’olandese fu l’anno successivo Kevin Prince Boateng, di certo non lo stesso giocatore che si era visto nell’annata dello scudetto mentre dal 2014 è Keisuke Honda il “presunto” fantasista della squadra.

Non si discute affatto l’entusiasmo che accompagna Honda sin dall’istante in cui, all’epoca giovanissimo studente di scuola, scriveva in un tema il suo sogno di giocare un domani in rossonero. L’amore per i colori più titolati al mondo è una caratteristica peculiare dell’attaccante giapponese ma a volte questo non basta se non c’è la giusta tecnica per sfondare. In una stagione e mezza il buon Keisuke di fede milanista si è purtroppo rivelato deludente, naufragando nella mediocrità generale che ha investito molti altri giocatori da cui ci si attendeva prestazioni più decenti. Numerose responsabilità erano ricadute su di lui al suo arrivo dallo Spartak Mosca all’aeroporto della Malpensa; risollevare una squadra reduce da una prima parte di campionato disastrosa e vestire quel numero 10 tipico del campione più gettonato in campo evidentemente era un compito troppo duro da portare a termine.

Per quanto il suo contratto vada in scadenza nel 2017, il prossimo mercato in uscita potrebbe riguardare anche Honda, ben distante dai nomi di spessore sopra riportati. Gli unici acuti sono stati i 6 gol nelle prime 7 giornate dell’annata in corso dopodichè il buio e in mezzo pure un’eliminazione scottante con la Nazionale nipponica ai quarti di finale della Coppa d’Asia per mano degli Emirati Arabi Uniti. Di male in peggio, tra le tante cose dalle quali ripartire c’è anche la “riparazione” di uno dei ruoli imprescindibili quale appunto quello del fantasista, smarritosi da tempo al Milan.

 

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