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L’invasore del Derby: «Mi hanno picchiato, la mia una protesta contro il precariato»

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Le parole di Alessio Guidotti, invasore di campo nel Derby Inter Milan

Le parole di Alessio Guidotti, invasore di campo nel Derby Inter Milan, intervistato da Fanpage:

«Sono stato placcato in malo modo. Mi hanno fatto male perché mi hanno picchiato, mi hanno tirato dei pugni. So di aver sbagliato, ma l’ho fatto per una cosa importante. Era una protesta per il lavoro precario di giovani come noi che lavorano per pochi soldi e per contratti di poca durata. Sabato prima della partita stavo servendo di fretta. Dove c’è il ristorante, c’è la vetrina che fa vedere lo stadio. Erano entrati i giocatori e mi sono fermato un attimo. Un ragazzo mi fa: ‘Tu sei qua per servire, non sei qua per distrarti e guarda la partita. Quand’è che ci porti i piatti?’ Non gli rispondi male perché sei lì a fare il professionista, sei un cameriere però ci ho pensato tutta la giornata. Mi ha fatto sentire come quello che sono: sono uno degli ultimi che serve uno dei primi. Ho fatto la scena e me ne sono andato senza fare male a nessuno. Nessuno ha diritto di dirti quello che sei: mai pensare di essere meno di qualcun altro perché stai servendo un piatto o perché stai portando qualcosa a qualcuno o perché stai lavorando per qualcuno. Siamo tutti così e quindi ci vuole rispetto reciproco altrimenti la società non va avanti».

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