Archivio
Ljajic al Milan: si riapre uno spiraglio
Adem Ljajic figura nell’ampia lista di nomi che da qualche mese a questa parte surriscaldano il mercato del Milan. L’attaccante serbo della Roma, in prestito all’Inter nella scorsa stagione, era stato accostato al club rossonero per poi venire tagliato fuori dall’amministratore delegato Adriano Galliani che lo considerava un esubero per il reparto offensivo. Eppure, qualche spiraglio di vedere Ljajic al Milan si va riaprendo in queste ore.
Il giocatore ha rifiutato due importanti offerte che sono arrivate al suo indirizzo dal Torino e dal Celta Vigo. Entrambi i club erano davvero ad un passo dal mettere le mani sul talento classe 1991, 25 anni il prossimo 29 settembre (nato lo stesso giorno di Silvio Berlusconi il quale a sua volta si avvicina agli 80) ma il mancato accordo sulla clausola rescissoria da apporre sul suo contratto ha fatto saltare tutto e al ritiro di Pinzolo (Trento), dove attualmente si trova la Roma, non figura neanche tra i convocati. In realtà c’è un’altra motivazione dietro: il serbo è in attesa di una chiamata da parte di Vincenzo Montella, neo-tecnico rossonero nonchè suo allenatore nella Fiorentina ai tempi della stagione 2012/13.
L’Aeroplanino ebbe il merito di rigenerarlo dopo che nella stagione precedente la lite nella quale era stato coinvolto con Delio Rossi lo aveva costretto a rimanere ai margini della rosa. Montella gli diede fiducia nel pre-campionato e da lì ha ritrovato continuità di rendimento e gol tali da diventare un elemento appetibile nelle successive sessioni di mercato. I rapporti con il tecnico campano sono ottimi e nel caso in cui dovesse arrivare al Milan rappresenterebbe una pedina di spessore nel nuovo modulo. Nel nascente 4-3-2-1 (LEGGI QUI) Ljajic agirebbe in maniera perfetta andando ad occupare una posizione nella linea a 2 dietro l’unico attaccante; interpretando egregiamente ruoli come la seconda punta, il trequartista e l’esterno offensivo, lui sarebbe l’ideale nello schema ad albero di Natale di stampo “ancelottiano” in cui, tra gli altri, anni fa fece faville un certo Ricardo Kakà.
Non a caso è venuto fuori il nome di Kakà. Per le movenze, per la sua abilità nel saltare l’uomo e per il tiro, Ljajic è conosciuto come il Kakà dell’est: chissà se l’accostamento con il grande campione brasiliano non possa portare bene al gioiello serbo qualora un domani dovesse indossare la maglia rossonera…