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Locatelli: «Il Milan mi ha fatto soffrire. Ora c’è il Sassuolo ma se chiamasse la Juve…»
Locatelli torna a parlare del Milan, il centrocampista ormai quasi definitivamente del Sassuolo, racconta tutta la propria sofferenza
Locatelli ed il Milan, tanti anni insieme prima di separarsi non senza difficoltà, per una questione emotiva raccontata proprio dal ragazzo, ora in forza al Sassuolo in obbligo di riscatto per 14 milioni di euro. Il centrocampista ha rilasciato un’intervista molto interessante alla Gazzetta dello Sport, con alcune note degne di attenzione perchè molto spesso si pensa ai trasferimenti con molto leggerezza e superficialità ma non è affatto così: «Non so se è giusto dire che mi abbiano abbandonato, ma non sentivo più fiducia al Milan. Ho sofferto e pianto, sono sincero: è stata la mia vita per 10 anni. Ma sapevo che la scelta giusta era Sassuolo, che avrei sentito l’affetto giusto. Affetto da ripagare, visto quanto ha speso. Qui mi sento importante e posso esprimere le mie qualità per diventare protagonista. All’inizio ho sbagliato e ho fatto fatica, devo ringraziare De Zerbi. Mi voleva la Juve? Non lo so: se in futuro ci fosse un interesse sarebbe fantastico, ma ora c’è il Sasol».
SULLA NAZIONALE- «L’Europeo Under 21? Vincerlo è difficile e ci proviamo, però siamo forti e molti di noi hanno cominciato a giocare con una frequenza. E questo vuole dire tanto. Mancini? Sognare si può sempre, ma viaggi mentali non ne faccio più».
SUL RAPPORTO CON CUTRONE- «L’amico assoluto è Patrick Cutrone. Arriviamo alla fine della stagione al Milan, io sarei dovuto passare in prima squadra e lui non sapeva nulla del proprio futuro. Ci salutiamo: piangendo. Andiamo addirittura in piazza Duomo, acquistiamo dall’ambulante quelle eliche di plastica che lanciamo da un balcone chiedendoci che ne sarà di noi. Una roba strappalacrime… Poi? Senza saperlo due giorni dopo ci vediamo in nazionale. Due matti…».