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Loftus-Cheek ha rigenerato in TRE MODI il Milan: perché l’inglese è il vero ago della bilancia per Pioli
Loftus-Cheek ha rigenerato in TRE MODI il Milan: perché il centrocampista inglese è il vero ago della bilancia per Stefano Pioli
C’è la firma, anzi la doppia firma, di Ruben Loftus-Cheek sul netto successo con cui il Milan ha schiantato il Rennes nell’andata degli spareggi di Europa League. Esordio migliore nella competizione non poteva esserci e qualificazione praticamente blindata in vista del ritorno di giovedì prossimo al Roazhon Park. Un’altra doppietta di testa del centrocampista inglese: prima con la specialità della casa, l’inserimento e il graffio in area di rigore, poi da attaccante puro ad aggredire una respinta di Mandanda. L’ex Chelsea sta diventando il vero ago della bilancia di Stefano Pioli: nessuno spoiler ora, i tre motivi sono scritti qua sotto.
La presenza in zona gol
Lo abbiamo già leggermente anticipato, ma il peso specifico di RLC in zona gol si sente, eccome. Sono già sette le marcature messe a referto fino a questo momento dal classe ’96, divise tra Serie A (cinque) ed Europa League (due). Piccola chicca: quando Loftus-Cheek va in gol, il Milan non perde mai. Quattro vittorie (Rennes, Udinese, Empoli e Cagliari) e un pareggio (Bologna). Per rispolverare numeri simili da parte di un centrocampista occorre tornare indietro alla stagione 2021/22, quella dello Scudetto. Sette gol in 39 partite per Franck Kessié, Ruben ci è già riuscito in 26 ed è destinato ad aumentare il suo score stagionale.
La variabile tattica
Stefano Pioli lo ha confessato – ieri a Sky dopo Milan Rennes -, non si aspettava un Loftus-Cheek con questa qualità e soprattutto con questa vena offensiva. Lo aveva incrociato già con il Chelsea, ma quel mediano davanti alla difesa tutto muscoli, fisico e polmoni ha lasciato presto spazio ad un’altra diapositiva per questo Milan. «Lo vorrei più presente nell’area avversaria. Ha la fisicità per essere più incisivo. Lui è un giocatore di rifinitura, di gioco verso la porta avversaria, di inserimento, di dribbling. Deve stare nel campo avversario». Questa l’intuizione del tecnico rossonero, che dopo le prime 11 presenze stagionali di Ruben nel ruolo di mezz’ala destra (2 assist totali), ha alzato il suo raggio d’azione sulla trequarti. E i risultati sono testimoniati dai numeri: 7 gol in 15 apparizioni nel nuovo abito tattico. Ma è un ruolo che stuzzica anche lo stesso giocatore, che proprio ieri ha confessato: «Ho giocato in diversi ruoli in mezzo al campo, questa posizione mi consente di essere più vicino alla porta». Pioli, certamente, sta avendo ragione.
Rigenerata anche l’intera squadra con RLC trequartista
La presenza di Loftus-Cheek da trequartista fa girare in maniera diversa anche l’intera squadra. I risultati sono evidenti non solo nel numero di gol realizzati dallo stesso Ruben, bensì dall’intero Milan. Su 60 gol totali messi a referto fino a questo momento dai rossoneri tra Serie A, Champions, Europa League e Coppa Italia, più della metà (32) sono arrivati quando RLC è stato schierato sulla trequarti, mentre 19 nel classico ruolo da mezz’ala. Dagli elogi ai fatti: così sta facendo cambiare letteralmente pelle al Diavolo.