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Longhi sul Milan: «Cambio di modulo? Imposto dalla società»
Il giornalista Bruno Longhi ritiene che non sia stato Gattuso a scegliere di passare al 4-3-1-2 ma sia una decisione della dirigenza
Ieri sera Gattuso contro l’Udinese ha schierato il Milan con un inedito 4-3-2-1. Il cambio di modulo non ha riportato i rossoneri alla vittoria anche a causa di una serie sfortunata di infortuni (prima Conti, poi Kessié e infine Paquetá) e certamente la fluidità di gioco della squadra, in particolare in fase offensiva, non è di assolutamente migliorata. Il giornalista e commentatore televisivo Bruno Longhi ritiene che la scelta di modificare l’assetto del Milan non sia dipesa da Gattuso ma dall’alto. Inoltre, i rossoneri sarebbero in calo anche sotto il punto di vista fisico.
«Nella squadra rossonera c’è un problema fisico: quando c’è il gap atletico va in difficoltà. Ci sono problemi anche dal punto di vista del gioco. Se Gattuso ha cambiato modulo, evidentemente ci sono state pressioni dall’alto. Il Milan è più debole fisicamente di molte squadre, parlo di possanza, non di condizione. Le voci su Gattuso? Non riguarda la prestazione dei giocatori in campo. Se tutte le squadre dovessero essere influenzate dal mercato del proprio allenatore, nessuna vincerebbe», ha detto Longhi nel suo intervento durante la trasmissione Maracanà su MC Sport.