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Lotti sicuro: «Al calcio italiano serve una riforma strutturale»

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Luca Lotti, ex ministro dello Sport, ha parlato del calcio italiano alla luce della mancata qualificazione dell’Italia ai Mondiali

Presente al Museo del Calcio a Coverciano per l’evento “Convegno Giornata Digitale”, l’ex ministro dello sport, Luca Lotti ha parlato delle riforme necessarie per il calcio italiano. Le sue parole a TMW:

«Come prima cosa intanto dobbiamo affrontare il problema. Fino a oggi, dopo l’esclusione dal Mondiale, ci siamo limitati a commentare l’evento. Parliamo di Jorginho che ha sbagliato il rigore ma non possiamo andare avanti così, bisogna affrontare il problema. Dopo l’eliminazione con la Svezia si era detto che dovevamo ripartire da zero, ma non è stato così. Ci sono distorsioni con i giovani, tutto il calcio di deve interrogare, dalla Lega Serie A ai Dilettanti».

SUL LIMITE AGLI STRANIERI: «Il problema non è il limite agli stranieri ma come i nostri ragazzi vengono tirati su. Ci sono vincoli per gli italiani, a volte è più conveniente prendere un ragazzo dall’estero che dall’Italia. Dobbiamo agire su queste cose che non funzionano. Una volta fatto questo si può arrivare a una riforma strutturale».

SULLE SECONDE SQUADRE IN SERIE C: «Dobbiamo ripartire dal numero, 60 squadre sono troppe. Le seconde squadre potrebbe essere una risposta giusta ma anche in questo caso bisogna strutturare tutto. Dobbiamo ripartire dalla base, dai dilettanti».

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