2015
Lucarelli: “Vorrei perdere un primato”
Una lunga intervista quella concessa a Torinogranata.it da parte di Cristiano Lucarelli. L’ex attaccante del Torino, decisivo nell’ultimo successo del Toro sul Milan, ha parlato così della sfida di stasera:
“Sarà una partita molto interessante per questo turno di campionato insieme a Napoli-Fiorentina e Inter-Juventus, saranno le tre gare di cartello e la casualità del calendario le ha messe curiosamente tutte insieme. Detto questo, mi aspetto dal Torino che sfrutti questa bellissima occasione di essere mentalmente in vantaggio rispetto al Milan e consolidi la sua posizione in classifica che, aldilà della sconfitta con il Carpi, continua a essere ottima. Ogni anno il Torino si consolida e cresce sempre più grazie soprattutto al lavoro di Ventura, che reputo uno dei migliori tre allenatori italiani che ci sono in questo momento nel nostro campionato. Però il Torino non deve sottovalutare il Milan, sarebbero guai seri. Le grandi squadre quando sono ferite riescono a trovare stimoli e motivazioni che diventano brutti scherzi per gli avversari. Credo che l’entusiasmo del Torino, inteso come tifosi, giocatori, allenatore e società, sia giusto poiché merita di giocare alla pari partite come questa per quello che ha fatto in questi anni. Ma fly down, come si dice in inglese, perché comunque il campionato italiano nasconde mille insidie e soprattutto il Milan arriva a questa partita con un allenatore che è un grande motivatore come Mihajlovic e dal punto di vista della concentrazione e delle motivazioni sicuramente i rossoneri non saranno da meno dei granata.
Prima di tutto mi auguro di essere il penultimo attaccante che ha fatto vincere il Toro con il Milan, perderei volentieri questo primato perché vorrebbe dire che il Toro ha vinto. Una squadra come il Torino, che ha un gioco molto propositivo e prettamente offensivo, è chiaro che può concedere qualche cosina e se da una parte va a segno spesso e volentieri e con una certa facilità dall’altra non può avere tutto, deve trovare il giusto equilibrio tra reti segnate e subite. Non ci trovo niente di male se una squadra spettacolare come il Torino concede qualche cosa agli avversari, non è preoccupante quanto meno fino a quando sarà prolifica e creerà tante palle gol. Considerando il Milan, per Cerci c’è l’opportunità di rilanciarsi, ma emotivamente per lui non sarà semplice misurarsi davanti ai suoi ex tifosi e alla sua ex società. Parlo da ex e il Toro non è una società qualunque perché ti rimane nella pelle anche a distanza di anni e quando torni a giocare in quello che è stato il tuo stadio non è facile e non si può fare finta, per quanto ci si possa sforzare, che sia una partita come le altre, non si possono cancellare le emozioni che si sono vissute nel passato, non ci riesce neanche un professionista perché un minimo di condizionamento ce l’ha.
Il cambio di modulo per il Milan sarà interessante da vedere e sicuramente Mihajlovic qualche cosa avrà preparato, ma non lo svelerà prima dando dei vantaggi tattici a Ventura, le novità le scopriremo solo prima della partita. Dal canto suo Ventura è uno che va avanti per la sua strada con il suo modulo a prescindere dall’avversario che deve affrontare la sua squadra e magari anche lui apporterà qualche piccolo accorgimento tattico ma credo che il Toro non rinuncerà alla sua identità preparando e impostando come fa sempre.
Penso che Ventura potrà cambiare qualche meccanismo difensivo, qualche scalata o qualche situazione particolare, ma quando la palla sarà fra i piedi dei giocatori del Toro vedremo le solite giocate e le solite situazioni di sempre. Magari opterà per qualche accorgimento in più nella fase di non possesso.
Il giro palla è importante, oltretutto Ventura già venti anni fa proponeva di iniziare a giocare dalle retrovie, poi è diventato famoso Guardiola con il tiki taka ma Ventura l’aveva già utilizzato negli anni ’90, questo è il suo cavallo di battaglia”.