News
Maignan degno dei più grandi portieri del Milan?
La carriera di un portiere si svolge quasi interamente nelle fasi salienti di un match. Costantemente in prossimità della linea più importante del rettangolo verde, i portieri sono i protagonisti delle scene ad alta tensione, quelle in cui si subisce un gol oppure in cui con un grande intervento riescono a sventare un serio pericolo. Le loro prestazioni sono sempre determinanti per il risultato finale e un loro errore o una loro prodezza possono cambiare le sorti di una partita. Lo sanno bene gli appassionati di scommesse, come le migliaia di giocatori che scelgono di puntare su Eurobet scommesse sportive.
Sviluppo tattico dei portieri
Oggi le cose stanno un po’ cambiando: nel calcio di posizione, nato dalla rivoluzione tattica di guardiola, anche il portiere è chiamato a partecipare attivamente alla costruzione del gioco, motivo per cui le grandi squadre sono sempre più alla ricerca di portieri dotati anche di ottime qualità tecniche nel gioco coi piedi. Nel frattempo la nostra Serie A, dopo un lungo periodo di crisi, in cui solo la Juventus sembrava capace di tener testa alle big europee, sembra lentamente rialzare la testa: la passata stagione di Champions League, pur senza portare trofei, è stata un’ottima vetrina per le milanesi, che dopo anni si sono affacciate nuovamente alle fasi finali del trofeo più prestigioso.
Questo grazie ad un grande lavoro delle società, che sono state bravissime a costruire rose competitive con budget ridotti. Il Milan in particolare abbraccia una strategia di investimento ben precisa, portata avanti negli ultimi anni da Elliot grazie al grande lavoro di scouting e analisi dati di Moncada e Paolo Maldini, che ha consentito l’ingresso in rosa di giocatori giovani, rivelatisi col tempo top nel loro ruolo.
Portieri del Milan
Uno di questi è sicuramente Mike Maignan, decisivo nella cavalcata che ha portato in casa Milan lo scudetto numero diciannove, e che ha ormai abituato tifosi e appassionati a prestazioni di altissimo livello. Tanto che tifosi e critica sportiva hanno già iniziato a paragonarlo ai grandi del passato, chiedendosi se abbia o meno il diritto di entrare nell’olimpo dei più grandi della storia rossonera.
Il primo della lista è e non può non essere che Dida, il portiere più vincente della storia del club rossonero, con un palmares che annovera una Coppa del mondo, un Campionato, un Mondiale per Club e due Champions, di cui una, quella del 2003 contro la Juventus, da protagonista assoluto, con 3 parate decisive ai rigori. Se il palmares non bastasse, per decretare il primato del numero uno brasiliano, ci vengono in aiuto alcuni dati: con 35 clean sheet su 72 presenze nella massima competizione europea, Nelson Dida si piazza alle spalle solo di alcuni mostri sacri come Casillas e Van der Sar.
Ma nella hall of fame rossonera non può mancare il leggendario Sebastiano Rossi, che ha indossato la maglia del Milan dal ’90 al 2002, e che a lungo è stato detentore del record di imbattibilità in Serie A con 929 minuti senza subire gol, spodestato solo nel 2016 da Buffon.
Volendo intavolare un confronto coi più grandi della storia del Milan, bisogna però considerare che Maignan è arrivato in un periodo delicato per il club, che aveva da poco affrontato il passaggio dalla proprietà di Berlusconi a quella di Yonghong Li, per essere infine rilevato da Elliott nel 2018. Quando Maignan ha varcato i cancelli di Milanello, il club si trovava nelle fasi iniziali di una nuova era economica e sportiva, tutt’altro che consolidata, e con il difficile compito di riportare in alto il blasone dopo alcune stagioni deludenti. Mike ha disputato coi rossoneri solo due campionati e due Champions, ma tanto è bastato per mettere in mostra le sue doti straordinarie: il grande atletismo e i riflessi felini fanno di lui uno dei migliori al mondo sulla linea di porta, ma a questo può abbinare anche una grande sicurezza nelle uscite e soprattutto ottime doti tecniche nel gioco coi piedi (memorabile, per chi avesse dei dubbi, l’assist per Leao contro la Sampdoria), che lo rendono un portiere completo e moderno. A completare il profilo del numero 16 rossonero la sua grande personalità, che lo ha portato a mettere in campo prestazioni di livello assoluto soprattutto nelle partite che contano, e che lo ha reso in breve tempo uno dei leader dello spogliatoio milanista.