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MALDINI, COSTACURTA E ALBERTINI: la verità dietro il loro rifiuto

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Paolo Maldini, Billy Costacurta e Demetrio Albertini, tre bandiere, tre icone e tre leggende che hanno determinato e scritto la storia recente del Milan. Tre nomi considerati papabili per fare il proprio meritato ingresso nella nuova dirigenza rossonera ma che, anche senza troppa gentilezza, hanno deciso di declinare l’invito. Rifiutare il Milan, proprio adesso che gli attriti del passato sembrano essere finiti (vedi il rapporto tra Maldini, Costacurta e Berlusconi), il Milan resta comunque snobbato dalle proprie bandiere che preferiscono mantenere il proprio posto da commentatori e critici (im)parziali piuttosto che assumersi la responsabilità di poter cambiare realmente le cose da “dentro”. La verità sulla vicenda Maldini è però meno romantica di quello che si pensa: il leggendario capitano rossonero sarebbe rimasto, è vero, sbigottito dalla scelta della nuova proprietà di affidare gran parte del mandato esecutivo ad ex interisti (Fassone AD e Mirabelli DS) anche perché sarebbe stato interessato a ricoprire proprio una delle due cariche. E’ infatti risaputo, forse anche comprensibile, che Paolo Maldini non voglia essere utilizzato come uomo-immagine (vedo J.Zanetti all’Inter) ma voglia essere un cervello pulsante del nuovo impianto rossonero. Il ruolo di Direttore Sportivo sarebbe stata una mansione a lui gradita e non essere stato neanche preso in considerazione l’ha solo deluso. Costacurta e Albertini, che allo storico capitano hanno un po’ fatto il verso, avrebbero la stessa opinione a riguardo: via Galliani, sarebbe stato giusto dare le chiavi del nuovo Milan a vere leggende rossonere piuttosto ad un manager con un passato recentissimo all’Inter… e chi meglio se non uno di loro tre?

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