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MALDINI: “L’esordio con il MILAN? Altro che Instagram, si giocava a briscola”
Intervistato da Radio 2, Paolo Maldini, leggenda ed ex capitano del Milan, ha così parlato della sua lunghissima carriera in rossonero:
“Il mio esordio? Era il periodo della grande nevicata a Milano, mi prestarono delle scarpe apposite, ma erano di 2 numeri piu piccole. Entrai in campo ma non stentii nessun dolore. Al primo pallone toccato, un retropassaggio a Terraneo, tremavo. Poi per fortuna tutto andò meglio. Quando sono arrivato a Milanello avevo 16 anni. dopo cena c’era il camino, un telefono a gettoni e un tavolo da ping pong. Si stava lì, non si andava in camera, si giocava a briscola. Ma il cambiamento è una cosa normale. La vera differenza la fa l’educazione che hai ricevuto. Il giocatore deve essere l’uomo che è fuori dal campo. Cesare Maldini? Non era affatto severo. Era uno all’antica, nato negli anni ’30 con un certo tipo di educazione, con l’esperienza calcistica degli anni 50 e 60, tempi in cui i giocatori stavano a Milanello dal lunedì mattina alla domenica. Se posso darmi un merito, ho cercato di cambiarlo un po’, per farlo stare al passo coi tempi. Ma era tutt’altro che rude. Io sono sempre piu convinto della mia scelta, i dubbi a una settimana dal closing restano gli stessi. Rivedermi nel mondo del calcio? Non so, per ora è così, io non ho mai aspettato niente dalla società e credo sia giusto viverla così, ho dato tanto ma ho anche ricevuto. Se dovessi tornare, chissà quando, sarà però di sicuro col Milan. Dove possono arrivare i rossoneri? Spero in Europa League”.