2015

Maldini: “Questo Milan è senza tradizione. La mia migliore stagione è stata…”

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Intervenuto a GazzettaTv, Paolo Maldini ha così parlato della tradizione vincente del Milan ormai lontana: “Quando sono arrivato in prima squadra al Milan, ho preso ad esempio le persone silenziose che si notavano in campo, come Franco Baresi. Ora sono cambiati i tempi: una volta non c’erano le tv in camera, era più facile cementare un gruppo, si stava di più insieme. Ultimamente si punta poco sulla tradizione che è il vero valore del Milan”.

Sugli allenatori avuti in rossonero: “Sono stato molto fortunato nella tempistica degli allenatori che ho avuto. Liedholm mi ha fatto aspettare un po’ prima di farmi esordire: mi ha dato tranquillità, diceva che il calcio era un gioco. Poi ho avuto Capello in Primavera ed era perfetto perché insegnava cose da professionisti. Sacchi mi ha insegnato tantissimo e, nel momento migliore della mia carriera, ho riavuto Capello che mi ha detto semplicemente di comportarmi da grande giocatore. Zaccheroni mi ha dato un input a livello fisico, ha fatto sì che cambiassimo rispetto al passato e infine Ancelotti, il meglio per me a quell’età. Il 2002-03 era la stagione post mondiale. Tutti mi davano per finito e ho fatto la mia stagione migliore in assoluto. Quell’edizione di Champions è partita con dei preliminari e io ho giocato tutte le partite. L’abbiamo vinta ed è stato un segnale importante”.

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