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Marco STORARI: il complemento di Gigio

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Il ritorno di Marco Storari al Milan è una di quelle operazioni minori che fanno grande una squadra. La solidità del collettivo, lo spirito di gruppo sono le basi per vincere, senza la quali le qualità del singolo restano fini a sé stesse. Il singolo, il nome di spicco in questo Milan è quello di Gigio Donnarumma, sembra paradossale per un DICIASSETTENNE, ma è così, inutile nascondersi. Il ragazzo ha la testa sulle spalle, la voglia giusta di trasformarsi da talento a campione, perché essere un predestinato non significa confermare i doni di madre natura, senza la caparbietà ed il sacrificio il talento resta talento, astratto, potenzialmente brillante ma in concreto soltanto fumo e poco arrosto. Ciò che manca a Gigio per diventare grande, sembra un’ovvietà, è l’esperienza. L’esperienza non significa età anagrafica, ma consapevolezza di ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, ciò che va fatto per crescere velocemente ma anche gradualmente, fino ad arrivare ad essere un calciatore di successo ed un uomo all’altezza della maglia che indossa. La consapevolezza ed il dna vincente di Marco Storari, uno che ha scaldato la panchina a Buffon, non proprio uno qualunque. Lo scambio Storari-Gabriel è stato accolto con ironia, si sentono già le prime risate, le prime critiche, i primi sussulti di assenza di onestà intellettuale. La razionalità, come è noto, spesso manca nel mondo del calcio, fatto di istinti, di gioie indescrivibili e dolori inqualificabili: è spesso il pensiero dominante a condizionare il pensiero del singolo. Analizzando l’operazione con cognizione di causa (tutti possono farlo, non spaventatevi) è lampante come sia un baratto che fa comodo a tutte le parti in causa. Gabriel si trasferisce in Sardegna , dove può dimostrare di essere un portiere, innanzitutto, può far vedere perché solo un ragazzone minorenne che copre tutta la porta con la sua personalità gli ha impedito di diventare estremo difensore del Milan. Storari, anni 40, serve al Milan? Storari è il complemento di Gigio, la chioccia, lo scudo dalle intemperie che potrebbero far sì che si perda lungo la strada del successo, il consigliere che gli indica la via maestra per diventare il migliore di tutti. Nel Milan delle incoscienze giovanili, l’ormai ex portiere del Cagliari è proprio colui che può far sì che nei momenti di difficoltà si riesca a trovare la soluzione al problema, colui che alza la voce nello spogliatoio, che ricorda l’importanza di essere al Milan. Gabriel ha rinnovato il proprio contratto proprio ieri, un attestato di stima che dimostra che la storia del brasiliano non è finita e nonostante, Raiola permettendo, sul trono dei portieri dovrebbe esserci Donnarumma per molto tempo, Gabriel gode ancora di enorme fiducia ed il suo futuro sarà ancora rossonero. In questi 6 mesi Storari trasmetterà tutto il suo sapere all’erede di Buffon, magari anche qualche segreto del numero uno bianconero, completandolo nei suoi pochi punti deboli al fine di renderli sempre più impercettibili. Perchè la serietà è professionalità, non mancanza d’entusiasmo. Bentornato Marco!

 

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