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Marino: «Con il Sassuolo partita vera. Champions? Si ma dipende solo dall’Atalanta»
Marino torna a parlare dell’Atalanta alla vigilia della gara che deciderà l’intera stagione, quei tre punti che varranno la storia e la leggenda
Marino, ex dirigente Atalanta dal 2011 al 2015, oggi opinionista per la Rai, a L’Eco di Bergamo si era già espresso positivamente sul futuro roseo dell’Atalanta nel novembre del 2018. Oggi quanto aveva confidato allora si è avverato e Marino l’ha ribadito al quotidiano nell’intervista in edicola questa mattina, toccando diversi temi, dalla Finale di Coppa Italia, alla possibilità Champions e al mercato, con o senza Gasperini in panchina.
ULTIMA GIORNATA- E Così siamo arrivati anche all’ultima giornata, tanti i verdetti ancora da decretare e tante le finali per una stagione che, scudetto a parte, ha saputo regalare grandissime emozioni sia in chiave europea che per quanto riguarda la zona retrocessione. Tra oggi e domani, Atalanta, Inter, Milan, Roma, Toro, Fiorentina, Udinese, Empoli e Genoa si giocheranno il proprio futuro tra Europa e permanenza in Serie A. Marino crede alla Champions dell’Atalanta.
SULLA FINALE DI COPPA ITALIA- «L’errore del Var è stato clamoroso. Io avrei chiesto di aprire un’inchiesta per capire se l’arbitro non è stato mandato a vedere le immagini. E ci aggiungo che la direzione di Banti è stata troppo accomodante con il gioco duro attuato dalla Lazio in modo mirato su Ilicic e Gomez».
SULL’ATALANTA IN CHAMPIONS- «Dipende solo dall’Atalanta. Lo dico e mi sembra di ragionare ancora da dirigente nerazzurro, ma è quello che penso. Il Sassuolo non regalerà niente, l’ha già scoperto la Roma, quindi sarà partita vera. Ma se l’Atalanta fa l’Atalanta vince, non c’è dubbio».
SUL FUTURO DI GASPERINI- «Parto da Gasperini, per dire che mi stupirei se dopo aver conquistato la Champions la lasciasse godere ad altri, magari per andare in società che avendo fretta non gli concederebbero certo le 20 giornate di cui il suo calcio ha bisogno quando parte da zero».