HANNO DETTO

Marino: «Con l’Atalanta partita fantasmi, chiamati ragazzi che erano…»

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Il dirigente dell’Udinese Marino non ci sta dopo quanto avvenuto nel match contro l’Atalanta

Pierpaolo Marino, responsabile dell’area tecnica dell’Udinese, non ci sta dopo quanto accaduto contro l’Atalanta e si è sfogato in una intervista a La Gazzetta dello Sport.

RICORSO – «Questa è materia di avvocati. Ma se è stato depositato il reclamo vuol dire che ci sono fondati motivi». 

MOTIVAZIONI – «Quella di domenica è stata una partita fantasma. Abbiamo dovuto chiamare dei ragazzi che stavano a casa sul divano dicendogli di venire la domenica mattina alle 10 in ritiro per giocare. L’autorità sanitaria ci aveva bloccato l’attività fino al 9. Da una settimana questi calciatori non si allenavano. Beto si è negativizzato all’ultimo, con tampone e conseguente visita cardiologica. Non giocavamo una partita dal 18 dicembre a Cagliari e pure la Primavera era ferma da tempo». 

STOP CAMPIONATO – «Avrei fermato il campionato per due turni. Il giorno della Befana. Già quattro partite erano saltate, compresa la nostra. Dovevamo andare a Firenze. Era la soluzione migliore. Rinviavi tutto e riflettevi al meglio sulla situazione che si è creata». 

POSITIVO – «Capisce che guaio può essersi creato? Quel calciatore può aver contagiato gli avversari e anche qualche altro compagno in spogliatoio dove il contatto era ovvio, all’intervallo e dopo la partita dove per forza dovevano far la doccia». 

MODELLO – «Concordo col presidente del Torino Urbano Cairo: quello inglese, decisamente più snello». 

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